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04/03/2019 07:59:00

Zingaretti nuovo segretario del Pd. Tutti i risultati per città

 Non c’è stata storia per le primarie nazionali, ha vinto a mani basse Nicola Zingaretti. Tantissimi i consensi, molti i voti di opinione intercettati, buona la affluenza che si è registrata sui territori.

A urne chiuse e spoglio finito è arrivata la prima dichiarazione di Davide Faraone, segretario regionale: “Grazie ai  1500 volontari del Pd Sicilia, grazie a tutti i siciliani che hanno dato fiducia al Pd in questa straordinaria giornata. Buon lavoro al segretario Nicola Zingaretti, grazie a Maurizio Martina e Roberto Giachetti per la bella sfida. E ora si parte!”.

Ecco, di seguito, tutti i voti città per città. Alcamo: Zingaretti 338, Martina 120, Giachetti 32; Salemi Zingaretti 260, Martina 12, Giachetti 7;  Pantelleria: Zingaretti 62, Martina 18, Giachetti 13; Santa Ninfa: Zingaretti 375, Martina 17, Giachetti 14; Gibellina: Zingareti 24, Giachetti 1, Martina zero voti; Castelvetrano: Zingaretti 186, Giachetti 58, Martina 27;  a Vita si registrano solo 8 voti per Zingaretti; Marsala:Zingaretti 616,  Martina 132, Giachetti 66.

Risponde molto bene la città di Mazara, l’unica della provincia di Trapani dove Martina con 426  voti batte Zingaretti che si ferma a 165 consensi, per Giachetti ci sono  151  voti; a Partanna Zingaretti ottiene 95 voti, Martina 11, Giachetti 7; Erice: Zingaretti 182, Martina 11, Giachetti7; Trapani: Zingaretti 457, Martina 196, Giachetti 85; Campobello di Mazara: Zingaretti 67, Martina 59, Giachetti 11; Castellammare del Golfo: Zingaretti 63, Martina12, Giachetti10; Paceco: Zingaretti 94, Martina 19,  Giachetti 27; Calatafimi: Zingaretti 10, Martina 4, Giachetti 0; San Vito Lo Capo: Zingaretti 42, Martina 34, Giachetti4; Favignana: Zingaretti 38, Martina 20, Giachetti 1; Petrosino: Zingaretti15, Martina 89, Giachetti 1;Buseto Palizzolo Zingaretti 12, Martina 1, Giachetti 0; Poggioreale: Zingaretti 3; Custonaci- Valderice: Zingaretti 174, Martina 17, Giachetti 20.

Chiusa la parentesi delle primarie adesso i tesserati saranno chiamati ad eleggere il segretario provinciale e quello di circolo. Sfida aperta per la provincia di Trapani, i faraoniani schierano in campo Nino  Grignano, gli  zingarettiani gli contrappongono Peppe Lombardino, sindaco di Santa Ninfa, spalleggiato da Baldo Gucciardi.  A Trapani in molti dei dirigenti vicini a Davide Faraone erano convinti della non presentazione della candidatura di Lombardino, invece senza alcun tentennamento e sorpresa ecco che scende in campo.

A Palermo ci sono delle candidature unitarie, il segretario provinciale è  Toni Costumati, quello cittadino Fabio Teresi.

Nessuna candidatura unitaria per la città di Enna: gli zingarettiani schierano Vittorio Di Giorgi, i faraoniani Rosalinda Campanile. Per la città di Siracusa le due candidature sono Salvatore Palermo, vicino al deputato regionale Cafeo, e Salvatore Adorno dell’area Zingaretti.  Candidatura unitaria ad Agrigento, le aree di Zingaretti, di Faraone e di Raciti hanno messo in campo Giovanna Iacono, stessa cosa per Caltanissetta con la candidatura di Peppe Di Cristina.

Il vero problema al momento è costituito dalla città di Catania, lì i candidati sono cinque: Cosimo Marotta. Giuseppe Campisi, Elisabetta Vanin, Francesco Laudani, Francesco Mascali.

Nicola Zingaretti ha vinto le primarie democratiche ed è il nuovo segretario del Pd. Il governatore del Lazio ha ottenuto il 65% dei voti, oltre la maggioranza assoluta necessaria per essere eletto subito, senza bisogno del ballottaggio, che si sarebbe eventualmente tenuto in assemblea nazionale. Maurizio Martina è arrivato secondo con il 22% e Roberto Giachetti terzo col 12%. Al nuovo segretario sono arrivate le congratulazioni di Renzi: «Una vittoria bella e netta. Ora basta fuoco amico». Hanno votato (dati dello stesso Pd) un milion e ottocentomila cittadini. Lunghe file ai gazebo, si sono dovute ristampare o fotocopiare le schede. Stessi numeri delle ultime primarie del 30 aprile del 2017. Gentiloni verso la presidenza del partito, Calenda probabile capolista alle Europee. Tra le prime cose dette dal nuovo segretario: l’intenzione di visitare al più presto i cantieri della Tav. Scrive La Stampa:

«A sera, quando i risultati si erano assestati, Zingaretti è comparso nella sede del suo Comitato e ha pronunciato un discorso fiammeggiante. Certo, di sinistra, dedicato ai poveri, alle donne, agli sfruttati, a Greta Thumberg, la ragazza svedese che lotta per la salvezza del pianeta, ma anche - ecco la sorpresa - dedicato alle “milioni di imprese” vessate dalla politica economica del governo [...] In termini di posizionamento politico il nuovo leader sta preparando la novità più grossa. Nel caso di una crisi di governo che dovesse manifestarsi dopo le Europee di maggio, il Pd sarà indisponibile per qualsiasi governo, sia politico che d’emergenza, e in caso di incertezza, chiederà elezioni anticipate, perché a quel punto sarebbero “l’atto più responsabile”».