La morte di Sebastiano Tusa è una "tragedia" per Alberto Angela, che lo ricorda commosso: «La sua scomparsa mi addolora», spiega il divulgatore, raggiunto dalla notizia in Israele, dove sta girando i reportage per la nuova stagione di Ulisse.
Intervistato da Repubblica, racconta: «Avevamo fatto un’immersione insieme alla scoperta di un relitto romano a 35 metri di profondità a Levanzo, nelle Egadi».
E ancora: «Mi aveva sempre colpito in lui la grande professionalità, il suo entusiasmo, la sua capacità di organizzare la ricerca e le scoperte Tusa era certamente una delle figure più luminose dell’archeologia: direi che si è spenta una luce. Sono molto vicino ai suoi cari, che sono stati così duramente colpiti da questa tragedia. Ma penso anche a quanto ci mancherà la suacapacità di viaggiare nel passato e anche la sua umanità. Era una persona straordinaria».