"Spero di avere almeno una tomba su cui piangere mio marito...". Così Valeria Patrizia Livigni, moglie di Sebastiano Tusa, assessore regionale ai Beni culturali e archeologo di fama mondiale morto domenica nel disastro aereo in Etiopia, parlando con gli amici che sono andata a trovarla nella loro casa in piazza Ignazio Florio.
La donna, direttrice del Museo Riso, prima di Natale aveva accompagnato il marito a Malindi e avevano fatto la stessa rotta. Tusa anche stavolta era diretto in Kenya per una conferenza internazionale promossa dall'Unesco con la partecipazione di archeologi provenienti da tutto il mondo.
"Il Governo regionale è rimasto, anche stamane, costantemente in contatto con i funzionari dell’unità di crisi istituita presso il ministero degli Affari esteri. Si attende di conoscere, dalle autorità etiopi, se e quando le famiglie delle vittime dell’incidente aereo potranno raggiungere il luogo teatro della sciagura. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha disposto che, ove necessario, la famiglia dell’assessore Sebastiano Tusa venga accompagnata da una missione regionale, guidata dal dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali".
Lo sottolineano fonti di Palazzo d’Orleans, da cui si apprende che "secondo quando riferito dai funzionari romani le procedure potrebbero richiedere anche alcune settimane".
Secondo quanto si sottolinea da Palazzo d’Orleans, "il governatore della Sicilia segue personalmente l’evolversi della situazione. Nei prossimi giorni, di concerto con la famiglia, Musumeci valuterà quali iniziative pubbliche potranno essere organizzate".
I progetti dell'assessore Sebastiano Tusa per la Sicilia sono raccontati in un video. Un'intervista che la presidenza della Regione ha rilanciato sulla propria pagina Facebook e che il governatore Nello Musumeci ha condiviso scrivendo: "Un'eredità che abbiamo il dovere morale di portare avanti in memoria di Sebastiano Tusa e per il bene della #Sicilia".