C'è anche l'assessore regionale Roberto Lagalla tra gli indagati nell'inchiesta su una vasta rete di corruzione tra Castelvetrano e Trapani.
L'inchiesta riguarda un'associazione a delinquere segreta, un gruppo occulto usato per infiltrare le istituzioni in provincia di Trapani, a cominciare dal Comune di Castelvetrano, e che avrebbe a capo l'ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, in carica all'Ars fino al 2017 (eletto con il Mpa, quasi subito passato al Nuovo centro destra di Alfano, infine in Forza Italia).
Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, concussione, traffico di influenze illecite, peculato, truffa aggravata, falsità materiale, falsità ideologica, rivelazione ed utilizzazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento personale, abuso d’ufficio ed associazione a delinquere secreta finalizzata ad interferire con la pubblica amministrazione (violazione della legge Anselmi).
Agli arresti domiciliari l'ex deputato palermitano ed ex presidente dell'Ars Francesco Cascio (Forza Italia e Ncd), accusato di aver rivelato al collega Lo Sciuto l'esistenza dell'indagine a suo carico, dopo aver avuto la soffiata da ambienti romani.
Indagato per abuso d'ufficio l'attuale assessore regionale alla Formazione Roberto Lagalla: secondo gli inquirenti, quando era rettore dell'università di Palermo, avrebbe avuto un ruolo nel concedere una borsa di studio alla figlia di Rosario Orlando, già responsabile del Centro Medico Legale dell’Inps fino al maggio 2016, e poi collaboratore esterno dello stesso ente quale medico rappresentante di categoria nelle commissioni che valutano le invalidità civili.