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21/03/2019 15:44:00

Lagalla e la corruzione per la borsa di studio all'università. Lui si dice sereno

 Roberto Lagalla, assessore regionale all'Istruzione ed ex Rettore a Palermo, si dice sereno per il suo coinvolgimento nell'inchieste sul "sistema Lo Sciuto" a Castelvetrano. Lagalla viene citato perchè:

LO SCIUTO Giovanni e ORLANDO Rosario, in esecuzione dell’accordo corruttivo con Orlando Rosario  chiedevano a LAGALLA Roberto di assegnare un posto di ricercatrice con borsa di studio presso l’Università di Palermo a Miriam ORLANDO, il LAGALLA quindi, violando le norme di legge in materia di concorsi pubblici e in particolare, esercitando in violazione dell’art. 97 Cost. e dei parametri di imparzialità la propria discrezionalità amministrativa nella fase di assegnazione dei posti rimasti vacanti a seguito della chiusura della graduatoria, intenzionalmente procuravano a Miriam ORLANDO (prima degli esclusi in graduatoria) un ingiusto vantaggio patrimoniale, consistito nell’assegnazione di una borsa di studio del valore pari a 3.000 euro per l’anno di imposta 2015, e un importo pari a 3.000 euro per l’anno di imposta 2016.

Questa la dichiarazione di Lagalla: “Prendo atto che, nell’ambito di un’indagine per reati associativi ed altre ipotesi di reato, tra le quali corruzione e appartenenza alla massoneria, che non mi vedono in alcun modo coinvolto, la Procura della Repubblica di Trapani mi ha dato comunicazione di un solo addebito relativo alla fattispecie di abuso d’ufficio. La contestazione, risalente a fatti del 2015, riguarderebbe la mia precedente funzione di rettore dell’Università di Palermo.  Al momento, non sono in possesso di sufficienti elementi conoscitivi e documentali, né di personale memoria, tali da consentirmi una qualsiasi ricostruzione della presunta violazione dei doveri d'ufficio. Restando, ovviamente, a completa disposizione della Magistratura, mi sorregge la serena coscienza di avere sempre ispirato le mie azioni istituzionali a criteri di correttezza e rispetto della legge, nell'esclusivo interesse della cosa pubblica. Per tale ragione e nella certezza che la circostanza potrà essere ampiamente chiarita nel corso dell’attività istruttoria, mi dichiaro assolutamente sereno e fiducioso nella rapida soluzione della vicenda”.