Il compagno di cella non si lava e puzza. Per cambiare alloggio, però, un detenuto del carcere Pagliarelli di Palermo si era inventato che era stato molestato sessualmente dal compagno di cella. Una scusa che gli è costata una condanna per calunnia.
Protagonista della storia un rapinatore napoletano, Carlo Pellegrino, che sta scontando la sua pena nel carcere palermitano. Il detenuto ha denunciato per molestie il suo compagno di cella, ma le indagini hanno constatato che non c'era stata nessuna molestia. L'uomo si sarebbe inventato tutto perchè il compagno di cella non si lavava e faceva un odore insopportabile.
Pellegrino è stato condannato ad un anno di reclusione per calunnia.