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28/03/2019 09:27:00

“Cretini” e gruppi sciolti. Cos'è successo al consiglio comunale di Marsala

Una calda seduta di consiglio comunale quella di ieri a Sala delle Lapidi, non sono mancati i toni accesi e le parole pesanti, quasi liberatorie.
In apertura di consiglio si è sciolto il gruppo consiliare dei Democratici per Marsala, lo ha annunciato la capogruppo Ginetta Ingrassia. Sono stanchi di essere etichettati per quello che non sono, una costola che ha contribuito ad eleggere il sindaco Alberto Di Girolamo ma che è stata sempre guardata con sospetto, gli amorali, i collusi.


I tre rappresentanti: Luana Alagna, Ginetta Ingrassia, Enzo Sturiano, che è anche presidente del consiglio adesso, prendono le distanze non solo dalla maggioranza ma anche dal Pd, da quel partito che ha fatto un continuo tira e molla, che gli ha chiesto i voti, in ogni competizione, e che poi però non gli ha mai concesso le tessere. Dicono basta al linciaggio politico, strumentale e perenne, nonostante nessuno sia stato raggiunto da un avviso di garanzia. Confluiscono al gruppo misto, si dovrà appurare la posizione della Alagna da sempre vicina al sindaco.
La Ingrassia ha etichettato il progetto del Pd come fallimentare: “ Si è esaurita l’esperienza politica nata nel 2015, lo spirito iniziale è stato disatteso, sono state prese le distanze dal Pd e il senso della politica è ispirato da un altissimo senso delle Istituzioni che ci vede lontani da atti e fatti che hanno vilipeso la politica e l’immagine dei consiglieri”. Il riferimento è alle ultime operazioni della magistratura, Scrigno e Artemisia.
In aula si parla di piano rifiuti, completamente spalmati sulle posizioni del vice sindaco Agostino Licari i consiglieri Linda Licari e Calogero Ferreri, anche se dovesse dire qualcosa di non corretto non se ne accorgerebbero nemmeno, tanto è forte la venerazione.


Il vice sindaco inizia da lontano per parlare di Piano economico finanziario, i rifiuti prodotti a Marsala vengono trasferiti a Belpasso, a tonnellata per l’umido si paga, compreso il trasporto, circa 150 euro più iva. La situazione è grave, la mancanza di impianti sul territorio comporta il viaggio dei rifiuti fuori provincia, l’Rsu viene conferito a Siracusa al costo di 180 euro a tonnellata sempre più iva.


Incrementare la differenziata è l’unica soluzione per diminuire i costi di conferimento grazie al riciclo di plastica, carta e cartone. Resta invariato il costo dello smaltimento di eternit, della sorveglianza, della pulizia delle spiaggie, dello smaltimento alla discarica di Buttacane, ci si aggira circa a 45 mila euro.


Insomma, il Piano finanziario prevede una diminuzione dei costi rispetto al primo piano finanziario ma un leggero aumento rispetto al 2018, perché è aumentato il costo del conferimento in discarica.
L’attacco al vice sindaco lo fa Michele Gandolfo accusandolo di avere portato la città a perdere 500 mila euro di risparmio non recependo un accorto con la Sicilfert, che voleva l’esclusiva nel conferimento.


Il fatto consiste proprio nell’avere continuato a conferire alla Sicilfert al costo di 100 euro a tonnellata contro i 70 euro che preveda l’accordo completo: “Il vicesindaco non vede le micro discariche nelle città? I cittadini buttano la spazzatura ovunque, Marsala è una immensa discarica. Io sono uno psichiatra, lei proietta in me quello che è lei: lo sponsor della Sicilfert”.
Il nuovo piano economico finanziario prevede un abbattimento del 3% dei costi ma sull’organico si paga circa 200 euro a tonnellata, compreso iva. Rispetto al passato si paga il doppio.
Nessuno nota la differenza, la nuova raccolta differenziata non ha portato nessuna miglioria al decoro urbano, lo dice Flavio Coppola: “non entro nemmeno nel merito del verde pubblico che fa schifo. Il cittadino è fuso con tutti questi bidoni ma almeno facciamogli trovare pulita la città”.

Gli animi si erano già scaldati in aula, Ivan Gerardi non ci va leggero con Agostino Licari e si lancia in un sonoro “cretino”.
A parlare sono state le facce sia del vice sindaco che della sua consigliera Licari: un colpo inaspettato.
La questione riguarda le aziende che smaltiscono rifiuti speciali : pagano la Tari ma pagano anche chi viene a ritirare il rifiuto conferito.
Gerardi legge in aula l’articolo 24 del regolamento dello Iuc: non sono soggetti al pagamento della Tari i locali dove si producano rifiuti speciali non assimilabili.


Di fatto però non è così, continua Gerardi: “C’è una sentenza che stabilisce che non è più reato dare del cretino ad un assessore. Potrebbe essere, invece, reato di diffamazione quello commesso dal vicesindaco che si è espresso in precedenti sedute contro la qualità di una professione”.
Gerardi si è tolto il sassolino dalla scarpa e lo ha lanciato: “Io ad oggi sono contento perché le posso dire “CRETINO” senza che commetto reato”.
Glielo ha ripetuto in faccia diverse volte: “Lei è un cretino, e lo pensa la maggior parte degli abitanti di Marsala”. Il consigliere non ci sta, si sente preso in giro. Le discariche aumentano in giro per il territorio e la favoletta raccontata dal vice sindaco che va tutto bene ha stufato l’intera aula consiliare.

L’affondo poi arriva anche dalle file del Partito Democratico, Angelo Di Girolamo lo dice chiaramente: in 4 anni non avete mai prodotto un progetto per la creazione di un impianto di smaltimento. Nessuno è contento dell’Amministrazione, un consiglio comunale che disegna un quadro politico molto distante da questa maggioranza. Di fatto la maggioranza non c’è più.
Si torna in aula questo pomeriggio alle 16.30.

 

 Rossana Titone