Stefano Tria, figlio del ministro, lavora per Mediterranea: "È uno di noi, salva i migranti"
La notizia è stata confermata dalla stessa Ong su Twitter, quella protagonista pochi giorni fa di un braccio di ferro con Salvini per lo sbarco di 49 migranti
Il quotidiano "La Verità" lo aveva anticipato, poi è arrivata la conferma dalla stessa ong: "È uno di noi".
Stefano Paolo Tria, 38enne figlio del ministro dell'Economia Giovanni, era lo skipper della barca a vela che ha fatto da supporto alla nave Mare Jonio della ong Mediterranea Saving Humans che, con capo missione l'ex no global Luca Casarini, è stata protagonista di uno scontro con il governo a marzo, quando ha soccorso e fatto sbarcare a Lampedusa 49 migranti.
"Non ci siamo mai posti il problema di chi ognuno di noi sia figlio e parente; Stefano Tria è uno di noi e fa quello per cui Mediterranea è nata: salvare e salvarci da questo orrore", ha confermato la ong via Twitter.
Tria junior, studi di cinematografia alle spalle e una grande passione per il mare, arrivato a Lampedusa è stato identificato come secondo skipper della barca a vela Raj, che faceva da supporto alla ong nelle operazioni di salvataggio.
Non ci siamo mai posti il problema di chi ognuno di noi sia figlio o parente, ma di cosa possiamo fare per salvare quante più vite umane possibile. Stefano Tria è uno di noi e fa quello per cui #Mediterranea è nata: salvare e salvarci da questo orrore.#SavingHumans
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) 3 aprile 2019