Un nuovo fronte di scontro si apre sull'asse Roma-Palermo. Dopo quello sui termovalorizzatori, adesso è la volta delle strade secondarie disastrate dell'Isola. A novembre il ministro Danilo Toninelli, insieme al governatore Nello Musumeci, aveva annunciato l'invio in Sicilia di un commissario straordinario per avviare al più presto i lavori sulle strade provinciali e secondarie: da tempo la Regione ha quasi 300 milioni di euro nei cassetti che non riesce a spendere per problemi burocratici di Comuni ed ex Province. Ma ad oggi, e sono passati quasi cinque mesi, il commissario non c'è, anche perchè non c'è alcun accordo tra Musumeci e Toninelli sul nome: il governatore vuole che sia lui il commissario, mentre Toninelli e i 5 stelle puntano su un nome esterno.
Adesso dal ministero delle Infrastrutture accusano la Regione: "Sul tema del commissario straordinario per la viabilità in Sicilia, la Regione continua a non operare in modo costruttivo per raggiungere, in sinergia con il governo centrale, l'obiettivo di ridare all'Isola una rete viaria decente - si legge in una nota del dicastero guidato da Toninelli - innanzitutto, non si possono questuare 300 milioni all'esecutivo quando ci sono diverse centinaia di milioni di fondi Fsc del Patto Sicilia per le infrastrutture, che non sono stati spesi e che il commissario sarà chiamato a utilizzare rapidamente. In seconda battuta, nell'elenco delle strade su cui intervenire, inviato dalla Regione al Mit il 15 marzo scorso, sono presenti svariate tratte per le quali il dicastero di Porta Pia, con un decreto ministeriale del febbraio 2018, ha già stanziato abbondanti risorse", precisa il Ministero, riferendosi "al finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione delle rete viaria di Province e Città Metropolitane, programma pubblicato in Gazzetta ufficiale il 2 maggio 2018".
"Nell'ambito di tale strumento pluriennale, sono stati già approvati interventi riferiti alla viabilità provinciale della Regione Siciliana e sovrapponibili, per circa 40 milioni di euro, alle richieste formulate dall'assessorato regionale pochi giorni fa", prosegue il Ministero. "E' evidente che senza un contributo fattivo e puntuale della giunta siciliana - sottolinea il Mit -, per il Governo è più difficile dare concretamente una mano all'isola, come peraltro sta già facendo e come intende ulteriormente fare inserendo una norma ad hoc per il commissario straordinario alla viabilità. Invece di generare confusione e battere cassa a vuoto, spesso per opere già finanziate dallo Stato centrale, la Regione si coordini urgentemente con le ex Province per riformulare in modo più preciso l'elenco degli interventi. Il Mit e il Governo - conclude la nota - sono al lavoro su una norma che consenta alla struttura commissariale di agire rapidamente, di evitare pastoie burocratiche e di accorciare i tempi per l'utilizzo concreto dei fondi a disposizione, in modo da rimettere il prima possibile in sesto il sistema viario dell'isola".
da Repubblica