La sua ultima intervista riguardava proprio quel relitto che lo ha stupito sin dal suo ritrovamento.
Ed è andata in onda proprio il giorno in cui l’aereo dell’Ethiopian Airlines in cui si trovava a bordo si è schiantato.
Sebastiano Tusa parlava del fantastico ritrovamento della Nave romana nei fondali di Marausa come una delle più grandi scoperte, l’ha adottata sin da subito, e ha portato avanti battaglie lunghissime per arrivare a ciò che succederà sabato a Marsala.
Al Baglio Anselmi ci sarà pure il suo ricordo quando verrà svelata al mondo la Nave romana, scoperta nei fondali 20 anni fa, e riportata alla luce con tanta fatica.
Un restauro poi che Tusa ha spinto in ogni ufficio pubblico.
Molto del suo lavoro da archeologo si è concentrato su quel relitto - conteso tra Marsala e Trapani. La curiosità di Tusa e la voglia di portare alla luce reperti del passato si percepiscono nelle sue parole andate in tv il giorno della tragedia.
“Quando mi chiamarono per segnalarmi qualcosa di strano in quel tratto di mare a cento metri dalla costa, mai avrei pensato di poter ritrovare una nave romana. Invece - proseguiva - è forse il relitto meglio conservato fra quelli ritrovati in tutto il Mediterraneo”.
Tusa raccontava dai primi momenti del ritrovamento, lo stupore nel vedere un reperto così ben conservato, la meraviglia e la fatica nel tirarlo fuori dall’acqua. C’è voluto tempo e denaro. Per trovare il budget per il restauro l’archeologo prestato alla politica andò a caccia di sponsor e riuscì ad ottenere una parte degli incassi del lotto.
Come ebbe modo di dire lo stesso prof. Tusa in occasione della esposizione della chiglia presso il Museo Lilibeo nel dicembre 2015:
“Il relitto contribuisce ad approfondire le conoscenze sulle intense relazioni commerciali tra la Sicilia e l'Africa in epoca tardo romana, offrendo un quadro di integrazione economica soprattutto nell'ambito della produzione agricola. L’esposizione dello scafo, presso il Museo archeologico di Marsala è motivo di grande soddisfazione quale ulteriore prova del minuzioso lavoro che la Soprintendenza del Mare conduce nel mare di Sicilia”.
Sabato alle 10:30 presso il Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala avrà luogo l’inaugurazione dell’allestimento espositivo della Nave di Marausa alla presenza del Presidente della Regione Nello Musumeci, nella qualità di Assessore ai Beni Culturali ad interim, e del Dirigente Generale Sergio Alessandro. La qualità del restauro della nave oneraria tardo-romana, rinvenuta nel 1999 nei bassi fondali del lido di Marausa, costituisce un unicum che pone all’avanguardia la raffinata operazione voluta e diretta da Sebastiano Tusa. Il sito di ritrovamento, posto tra Marsala e Trapani allo sbocco del fiume Birgi, costituiva nell’antichità un approdo strategico sia dal punto di vista militare sia commerciale come dimostra il carico di anfore africane e il materiale di bordo rinvenuto. La proficua collaborazione tra la Soprintendenza del Mare e il Polo regionale di Trapani e Marsala, di cui il Museo Lilibeo fa parte, consentirà, secondo il Direttore del Polo Luigi Biondo, la nascita del Museo navale più importante della Sicilia ed uno dei più rilevanti del Mediterraneo in quanto, in un percorso espositivo profondamente rinnovato nel 2017, comprende la Nave punica, quella tardoromana di Marausa ed i relitti medioevali di lido Signorino (Marsala). Proprio come voleva Tusa.
Il Museo Lilibeo avrà quindi due grandi spazi di studio, ricerca ed esposizione: uno che testimonia le scoperte di terra ed uno che racconta il mare con i materiali rinvenuti nelle campagne di esplorazione subacquee. Del relitto di Marausa, di dimensioni notevoli per l’epoca, è stata ricostruita solo la parte destra, mentre si è scelto di rappresentare in piano l’altra metà nello stato in cui è stata ritrovata, anche per ragioni didattiche. Il nuovo progetto espositivo è stato realizzato con la direzione degli architetti Enrico Lercara e Stefano Zangara e comprende le testimonianze più significative degli elementi costruttivi, dei materiali di bordo e del carico, corredati da pannelli didattico illustrativi e sussidi multimediali.
La nuova sezione rimarrà aperta, con ingresso gratuito per tutta la giornata di sabato e domenica mattina, con visita guidata domenica alle ore 10:30.