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12/04/2019 09:08:00

Sicilia, un'insegnante ha scelto il suicidio assistito perché era depressa

 Alessandra Giordano, 47 anni, insegnante di Paternò (Catania), lo scorso 27 marzo ha scelto il suicidio assistito nella clinica Dignitas a Forch, vicino Zurigo, la stessa di Dj Fabo.

La procura di Catania ha aperto un’indagine, senza indagati, per istigazione al suicidio dopo la denuncia dei familiari della donna. I parenti sono convinti che la decisione di Alessandra sia stata assecondata troppo superficialmente dalla clinica perché la donna, depressa e con problemi psicologici, non era malata terminale né costretta al letto.

Credono inoltre che abbia fatto testamento a favore dell’istituto.

Stando a quanto rivelato nei  dal quotidiano La Sicilia la quarantasettenne avrebbe fatto ricorso al suicidio assistito nel più stretto riserbo e tenendo all'oscuro della sua decisione persino amici e familiari: la donna non era malata terminale, non era costretta a restare in un letto d'ospedale come per i casi celebri di Eluana Englaro, Piergiorgio Welby e Dj Fabo, ma soffriva di una grave depressione, fattore che potrebbe essere stato quello che ha determinato la sua scelta di farla finita.

Un paio di settimane fa quindi Alessandra ha raggiunto l'aeroporto di Catania per poi imbarcarsi per Zurigo: prima di salire a borde del velivolo ha incontrato un amico, che l'ha salutata come faceva sempre nella convinzione che stesse partendo per un viaggio di piacere. L'uomo invia un sms alla sorella di Alessandra, dicendole di esser stato felice di averla vista in partenza. La donna legge il messaggio solo dopo alcune ore; non si spiega come mai sia lei che i suoi familiari non sapessero nulla. Scattano le ricerche, e scoprono che Alessandra è volata in Svizzera per sottoporsi al suicidio assistito.

Cercano di raggiungerla e informano anche la Farnesina, ma quando riescono a contattarla Alessandra non rivela loro il luogo in cui si trova ma dice che la sua decisione è ormai presa. Il 27 marzo, infatti, la clinica da lei scelta a Forch, piccola cittadina non lontana da Zurigo, avvisa i familiari: Alessandra è morta, ha scelto di essere cremata, non potrete rivederla mai più.