Nonostante la quantità (37 grammi), la marijuana di cui era in possesso era per “uso personale”. E’ quanto ha sostenuto, con successo, l’avvocato difensore Paolo Pellegrino nel processo abbreviato per direttissima al 39enne marsalese Fabio Rodriquez, arrestato un paio di settimane e adesso assolto “perché il fatto non sussiste” dal giudice monocratico Lorenzo Chiaramonte.
A convincere il giudice che quei 37 grammi di marijuana erano per uso personale è stato anche il padre del giovane (citato in aula dall’avvocato Pellegrino), che ha spiegato che il figlio, assistito dal Sert, in passato ha fatto uso di droghe pesanti, eroina e cocaina, e che adesso, dopo essere riuscito a smettere, per rilassarsi fa uso di marijuana.
Fabio Rodriquez, insomma, starebbe attuando una sorta di graduale fase di disintossicazione “fai da te”. E il giudice ha accolto questa tesi. Sempre per detenzione di droga, Fabio Rodriquez era stato arrestato dai carabinieri della stazione di Santi Filippo e Giacomo a fine maggio 2018.
Nella sua abitazione di contrada Fontana di Leo i militari trovarono un barattolo con 28 grammi di marijuana e una bustina in cellophane con circa 40 semi della stessa sostanza stupefacente. In quel caso, però, l’esito del processo è stato diverso.