E' morto Massimo Bordin, storica voce di Radio Radicale. L'annuncio in diretta. Bordin è stato per anni conduttore della rassegna stampa mattutina dell'emittente. Aveva 67 anni.
"Massimo era la voce più importante di Radio Radicale. E' difficile dire quanto mancherà alla radio, quanto mancherà la sua rassegna. Massimo era Radio Radicale e per noi è una perdita incolmabile. Non ci sono parole" dice all'Adnkronos Alessio Falconio, direttore di Radio Radicale. Una scomparsa che arriva in un momento difficilissimo per la radio che rischia la chiusura per i tagli decisi dal governo. Ma, per oggi, la vicenda viene messa da parte dai colleghi di Bordin. "No - spiega Falconio - oggi di questo non vogliamo parlare".
Parole d'elogio per la rassegna stampa di Massimo Bordin sono state spese, non molto tempo fa, anche dal premier Giuseppe Conte. In occasione della conferenza stampa di fine anno dello scorso 28 dicembre, rispondendo a una domanda posta proprio da un giornalista di Radio Radicale sugli interventi del governo in materia di editoria, il presidente del Consiglio ha rivelato di essere stato un assiduo ascoltatore della rassegna di Bordin. "Da quando ricopro questo incarico non riesco a farlo perché ho dei ritmi un po' diversi, però ero tra coloro che la mattina indulgevano volentieri a seguire la vostra articolata, dettagliata ed efficace rassegna stampa...", ha detto Conte in quell'occasione.
Rita Bernardini, commossa, trova a stento le parole per ricordare Bordin: "Massimo ha onorato il giornalismo, lui è stato 'la' voce di Radio Radicale. Pur nel massimo riserbo, ha voluto lottare fino all'ultimo - ricorda l'ex deputata, membro della presidenza del Partito Radicale, con l'Adnkronos - Ricordo le sue ultime due rassegne stampa, era molto molto affaticato e tutti siamo rimasti sbalorditi quando le ha concluse con molto anticipo". Bernardini, in un momento difficile come quello che sta attraversando Radio Radicale, invita a riascoltare le parole di Bordin: "Del suo intervento straordinario, fatto recentissimamente e con una forza incredibile al Congresso del Partito Radicale, mi è rimasto impresso un passaggio. Quando, rivolgendosi al governo, a Di Maio e al M5s, disse 'voi avete paura di far sentire la voce di quello che succede dentro il Parlamento, temete di far sentire anche la voce del Parlamento, anche quella del M5S'".