Quindici e tredici anni di carcere sono stati invocati dal pubblico ministero Silvia Facciotti per due pregiudicati marsalesi processati con l’accusa di essere gli autori di due rapine commesse in centro storico alla fine del 2015.
La prima, il 19 novembre, in via XI Maggio, ai danni del gioielliere Saverio D’Angelo, che nella colluttazione riportò la lussazione della mandibola. La seconda, il 17 dicembre, vide vittima il titolare di uno dei principali negozi di mobili della città, Antonio Mistretta, che nel suo negozio di via Biagio Di Pietra, fu pestato a sangue. Calci e pugni al volto e persino tagli, con un lungo coltello, a una mano e all’addome. Alla sbarra sono i pregiudicati marsalesi Giovanni Parrinello, di 38 anni, e Andrea Nizza, di 31, entrambi arrestati dalla polizia dopo oltre un anno di indagini. Adesso, per Parrinello il pm Facciotti ha invocato 15 anni di carcere. Per Nizza, invece, la richiesta è stata di 13 anni. La difesa, però, ha sempre contestato le conclusioni degli investigatori. Per gli avvocati Luigi Pipitone e Francesca Frusteri, infatti, nelle immagini delle telecamere del centro storico non si vedono i volti dei rapinatori.
Qui l'articolo sull'arresto dei due rapinatori.