Il 25 Aprile, una giornata di festa nazionale che si trasforma in un vero e proprio incubo.
Dopo una passeggiata in Vespa insieme ad un’amica, mi recavo a casa di una ragazza presso il Lido Signorino quando un signore, probabilmente sotto effetto di alcool, tampona il mio veicolo facendomi cadere a terra.
Io immediatamente avviso le autorità, in quanto cresciuto secondo sani principi grazie alla mia famiglia. Devo riconoscere che nonostante il tutto sia successo in una giornata parecchio movimentata le autorità costituite da Carabinieri e Ambulanza arrivano in maniera tempestiva intorno alle 14.30.
Mentre io venivo medicato e refertato immediatamente, in quanto ero stato accompagnato in pronto soccorso dall’ambulanza, la mia amica, anche lei convolta nell’incidente , decide di recarsi nella struttura sanitaria solamente alle 15.00.
Da quel momento comincia l’inferno. La ragazza ha aspettato 30 minuti prima di passare per il triage e successivamente ben 10 ore per essere medicata e refertata. Capirete senza dubbio il nostro stato emotivo, eravamo talvolta stanchi per tutta la situazione, io dolorante per l’incidente subito , ed i miei genitori di certo perplessi: come è possibile che una città di 90000 abitanti circa presenta al proprio pronto soccorso un solo medico?
Dopo ore e ore di attesa, la ragazza entrerà all’interno del pronto soccorso per una medicazione più che blanda. Raggi, alcuni controlli , e immediatamente mandata via dicendole che sarebbe dovuta passare il giorno dopo per una visita ortopedica.
Alle ore 24.00 eravamo fuori. Quale 25 Aprile migliore?
Lettera firmata