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26/04/2019 19:06:00

Nessuna notizia di Angelo Gentile, scomparso a Marsala quattro mesi fa...

 Tra i tanti giovani scomparsi di questo ultimo periodo a Marsala, è passata in secondo piano la notizia della scomparsa di Angelo Gentile. Di lui non si hanno più notizie da quattro mesi. I familiari lanciano un appello, anche perché prima di sparire ha chiamato casa allarmato per dire più volte: "Sto scappando!".

Angelo Gentile ha  48 anni, di Santo Stefano Quisquina. Di lui - nonostante le ricerche e nonostante gli appelli, anche attraverso la trasmissione Rai: "Chi l'ha visto?", lanciati dai genitori, dalla nonna e dagli altri congiunti - non c'è nessuna notizia. Tutto si ferma a Marsala, quel 9 gennaio scorso. Allora il fratello - che era andato a prenderlo dalla clinica dove volontariamente si era recato per una settimana - lo ha chiamato al cellulare. E lo ha fatto dopo che nella struttura il quarantottenne non è stato trovato. Stando alle ricostruzioni degli stessi familiari, Angelo Gentile - in quella telefonata - era confuso e correva a perdifiato, urlando: sto scappando.

Dove è finito Angelo Gentile? E' possibile scomparire così nel nulla senza lasciare tracce? Se lo chiedono i familiari ma anche il legale di fiducia: l'avvocato Salvatore Pennica. "Abbiamo chiesto di poter sequestrare la cartella clinica e di ricostruire le ultime ore di permanenza in clinica" - ha spiegato l'avvocato Pennica - . Il quarantottenne, dopo aver perso il lavoro da giardiniere, era caduto in depressione e alla clinica, per farsi aiutare, si era recato volontariamente.

Più persone, quel 9 gennaio scorso, lo hanno visto - sarebbe stato, appunto, in stato confusionale - lungo la statale 115, in un punto di Marsala dove si possono prendere autobus per Agrigento e Trapani. Indossava una coppola, come dimostra l'ultimo selfie che ha postato su Facebook, e delle ciabatte: come raccontano alcune delle persone che lo hanno notato. E dalla sua valigia, recuperata in clinica dal fratello, mancano appunto le ciabatte ma anche il pigiama.

L'appello dei familiari e dell'avvocato Salvatore Pennica è uno soltanto: "Chiunque abbia visto qualcosa, chiunque sappia qualcosa avvisi le forze dell'ordine". I social - Facebook in maniera particolare - molto spesso ha aiutato, grazie alla condivisione di foto delle persone scomparse, a rintracciare e a ritrovare giovani e meno giovani di cui non si aveva più alcuna notizia.