Sono Ignazio e Guido Culicchia, padre e figlio, i due marsalesi condannati (nove mesi di reclusione e risarcimento danni alla parte civile) per l’aggressione ad un dipendente comunale (Vincenzo Zerilli) davanti all’ufficio tecnico.
La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Marsala Matteo Giacalone. Processati con l’accusa di avere picchiato il dipendente comunale, i due Culicchia sono stati condannati ad una pena addirittura superiore a quella invocata dal pubblico ministero. Quest’ultimo, infatti, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto otto mesi di reclusione. Per Zerilli, costituitosi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Leo Genna, il giudice Giacalone ha sentenziato anche il diritto a un risarcimento danni la cui entità sarà stabilita davanti al Tribunale civile. Nel frattempo, però, il magistrato ha disposto un risarcimento danni “provvisionale” immediatamente esecutivo di duemila euro
. “Futili” sono stati ritenuti i motivi della lite con successiva denunciata aggressione. Nel corso del processo, uno dei due imputati si è difeso, però, affermando che la “discussione” era iniziata con toni accesi e che, dopo essere usciti dagli uffici, ad alzare le mani per primo era stato proprio il dipendente comunale. Una versione, naturalmente, contestata dal dipendente. Dalle indagini è, inoltre, emerso che ci sarebbe stato anche un terzo presunto aggressore, ma non si è riusciti ad individuarlo.