L’assemblea degli addetti stampa siciliani riuniti a Caltanissetta, su iniziativa del Gus Sicilia, ha approvato all’unanimità una mozione sul costituendo ufficio stampa della presidenza della Regione siciliana di cui ieri è stato pubblicato sulla Gurs il relativo bando di concorso per il reclutamento dei giornalisti.
La mozione ribadisce "con forza l’applicazione del contratto collettivo regionale siglato nel novembre 2007 ed esprime forte preoccupazione in merito al percorso, al campo e alle modalità di applicazione del contratto regionale prospettate nella delibera della Giunta Regionale del 12 dicembre scorso e confermati con la pubblicazione sulla Gurs del 26 aprile del relativo bando di concorso".
"L'assemblea degli addetti stampa siciliani - si legge nella mozione approvata - rivendica con forza l’applicazione del contratto collettivo regionale ai giornalisti dell’ufficio stampa della Regione Siciliana respingendo tutte le altre fantasiose e riduttive soluzioni, impegna pertanto il presidente del Gus Sicilia nonché tutti i consiglieri a far valere nelle sedi sindacali opportune l’opzione dell’applicazione del contratto collettivo regionale nell’ufficio stampa della Regione siciliana e degli enti locali senza arretrare rispetto al contratto collettivo del 2007 e invita il segretario regionale dell’Associazione siciliana della stampa a non firmare il contratto dei dipendenti regionali e ad impugnarlo in sede giudiziaria unitamente al bando di concorso pubblicato sulla Gurs lo scorso 26 aprile, mutuando così la stessa azione politico-sindacale della Fnsi avviata con l’impugnazione del Contratto funzioni locali".
L’assemblea, infine, invita il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia "di procedere a impugnare il bando di concorso per i 12 posti dell’ufficio stampa della presidenza della Regione siciliana in considerazione delle evidenti disparità e contraddizioni che lo stesso bando crea privando parte di colleghi dello stesso Ordine di partecipare al suddetto concorso".
"La pubblicazione del bando che sblocca il concorso per la ricostituzione dell’ufficio stampa alla Regione Siciliana va salutata come una buona notizia che va a sanare una ferita aperta dal precedente governo Crocetta, ma resta il rammarico, dopo il lungo confronto con il presidente Musumeci e con il presidente dell’Aran, per non essere riusciti a fare quel passo avanti auspicato dall’Ordine e dal sindacato dei giornalisti". Lo dice il presidente dell’Odg Sicilia Giulio Francese, sottolineando alcune criticità rilevate fin dall’inizio e che rischiano di provocare una serie di ricorsi, prima fra tutte l’esclusione dal bando dei giornalisti pubblicisti.
"Il presidente Musumeci - dice Francese - anche lui giornalista pubblicista, si è speso molto per questo concorso, il confronto c'è stato, non sono stati lesinati gli sforzi anche se alla fine non ci si è spostati molto dalla linea iniziale, a cominciare dalla scelta del contratto che sarà quello dei regionali e non quello giornalistico".
Il presidente dell’Odg mette poi l’accento su un altro punto critico che rischia di creare malcontento tra molti professionisti. "Gli si richiede l’iscrizione da almeno 10 anni non all’albo dei giornalisti, ma nell’elenco dei professionisti. Significa tagliare fuori i più giovani".