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02/05/2019 19:01:00

Trapani, vince la famiglia arcobaleno. La sentenza del Tribunale: "Figli riconosciuti"

 Prima della politica, è arrivata ancora una volta la giustizia. E' così è una sentenza del Tribunale di Trapani che smentisce il Sindaco Giacomo Tranchida, che non aveva voluto firmare la trascrizione della genitorialità di una coppia di cittadini trapanesi, Leo e Francesco, che avevano avuto due figli all'estero. Un no immotivato, quello di Tranchida, che ha dato origine ad una grande mobilitazione.

Oggi, la vittoria con la sentenza del Tribunale, e la cattiva figura per il Sindaco di Trapani. Dice la sentenza: “Sulla scorta di quanto sopra evidenziato, deve ritenersi che non riconoscere a XXX e XXX lo status di figli di XXX determinerebbe una ingiustificata ed intollerabile discriminazione a danno dei minori rispetto ad altri minori nati da coppie di sesso diverso e mediante tecniche di procreazione consentite nel nostro Paese.”

Alla luce della sentenza del Tribunale, tra l'altro, il consigliere comunale Dario Safina ha ritirato la mozione sulle famiglie arcobaleno che doveva essere discussa questa sera in consiglio comunale.

Questa invece la nota dell'associazione Punto Dritto:  "Quando la politica demanda le proprie scelte ad un Tribunale ne esce pesantemente sconfitta e per questa amministrazione è una doppia sconfitta essendo guidata da un Democratico che ha deciso di non fare una scelta politica sui diritti, una scelta naturale per qualsiasi iscritto al Partito Democratico. Bisogna ringraziare gli oltre 2000 cittadini e cittadine che hanno sostenuto la campagna #giacomometticiunafirma, i parlamentari nazionali e regionali che hanno aderito e quanti hanno aperto un dibattito sano a Trapani, dimostrando che i cittadini sono più sensibili e maturi della politica. Avremmo voluto festeggiare la firma del Sindaco di Trapani, avremmo immaginato una giornata insieme all’amministrazione dedicata alle famiglie e ai loro diritti, ci limitiamo invece a prendere atto che “Giacomo ci metterà una firma” per imposizione del Tribunale. La speranza è che l’amministrazione comunale tragga le dovute conclusioni e che tutto questo sia servito per le famiglie che verranno, che ci auguriamo non siano più costrette a rivolgersi al Tribunale per vedere riconosciuti i loro diritti".