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07/05/2019 15:10:00

Salvini e Goebbels, adesso basta!

Ma che cosa aspettiamo ad alzare la voce, a gridare il nostro “NO” alla marea montante di questo osceno neo-nazifascismo favorito, blandito ed eccitato dalle mosse politiche sempre più estreme e sconcertanti del ministro dell'Interno, il signor Matteo Salvini? Amici miei, qui non è più il caso di scherzare o di minimizzare, come bellamente e stupidamente stanno facendo in queste ore tanti e tanti nostri politici e concittadini che ripetono come un mantra la formuletta magica dell'ipertolleranza ideologica: “non approvo quello che dici, ma darei la vita per difendere la tua libertà di dirlo”. Ma di quale libertà stiamo qui parlando? Libertà un corno, amici miei che credete ancora nella democrazia! L'apologia di fascismo e di nazismo non è libertà: è crimine! Lo dice a chiare lettere la nostra Costituzione, nata dal sangue e dalle sofferenze di milioni di esseri umani che dall'origine delle dittature di Mussolini e di Hitler fino all'aprile del 1945 conobbero la morte e il martirio sui campi di battaglia, nelle città bombardate e nei campi di sterminio.
E adesso il nostro MINISTRO DELL'INTERNO, nonché VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO, gioca e specula su questi orrori! Si fa bello, il signor Salvini, nel far pubblicare quella specie di sua intervista-autobiografia con una casa editrice – che non voglio nemmeno nominare – che in queste ore presenta al Salone del Libro di Torino opere dai titoli raccapriccianti come Diario di uno squadrista toscano, o Il cinema tedesco del Terzo Reich, da Weimar agli anni di Goebbels. Ecco, è di questo che stiamo parlando, amici miei che credete ancora nei valori della democrazia. Ossia, per essere ancora più espliciti e chiari: qui non stiamo parlando di storia o di letteratura, ma di pura e semplice esaltazione di idee e regimi criminali, ossia di apologia di reato e di aperto sfregio della Costituzione. Ne volete altre prove? Eccone una da far paura: il signor Francesco Polacchi, appunto il responsabile di quella casa editrice neo-nazifascista, che ai microfoni di un noto programma radiofonico dichiara con assoluta fermezza che: “l'antifascismo è il vero male del nostro Paese”.

A sì, signor Polacchi? Davvero? Ma questo lo sappiamo benissimo: i “fascisti dichiarati” come lei non si sono mai estinti in Italia, dal 1945 in poi. La Repubblica di Salò ha continuato a partorire indisturbata i suoi mostri. La canzone partigiana diceva: “Pei fascisti e pei vecchi cialtroni in Italia più posto non c'è”. Ma di posto per loro, invece, ce n'è stato moltissimo in tutti questi decenni, e adesso se ne sta facendo talmente tanto da invadere impunemente le piazze come ai tempi del Duce, con un MINISTRO DELL'INTERNO che addirittura si affaccia a Forlì dallo stesso balcone su cui Mussolini si affacciava, e che adesso si presta, proprio come fece il Duce con Margherita Sarfatti, a farsi immortalare in un libro apologetico dal titolo trionfale: Io sono Matteo Salvini. Complimenti signor ministro! Lei sì che mira davvero a riunire e rappacificare gli animi esacerbati degli italiani, a creare cioè quel clima di concordia e di “sicurezza” che poi dovrebbe essere il fine ultimo del suo Ministero. Vellicare in questo modo le pulsioni più basse, retrive e autodistruttive di un popolo stordito da decenni di devastazione culturale e da lunghi anni di dolorosa crisi economica. Complimenti signor ministro dei balconi e delle folle oceaniche!

E in tutto ciò, che cosa fanno le nostre “sinistre”? In che modo reagiscono allo sfacelo della democrazia, allo sfascio dei valori di pace, giustizia e libertà? Ecco cosa fanno: balbettano impotenti. Non sanno più che pesci pigliare, semplicemente perché manca nello schieramento democratico il nerbo, il genio fresco dell'idealità e lo slancio creativo di nuove idee da proporre con forza e convinzione a questo popolo esausto e stordito dai vuoti slogan e dalle vane chiacchiere reazionarie dei populisti e dei fascioleghisti al governo. Manca l'opposizione! Non esiste più. Abbiamo uno Zingaretti che ride e sorride ai convegni di partito, ma non ha il carisma e la forza di trascinare, di rianimare il popolo democratico ridotto ormai all'avvilimento e alla disperazione.
Amici miei democratici e antifascisti, tra pochi mesi quasi certamente ci troveremo Salvini a capo del governo. Questo sarà l'esito, ormai scontato e fatale, di tutto l'osceno baillamme fascistoide a cui stiamo assistendo. Prepariamoci dunque al peggio, perché questa è la nuda e cruda verità. Le forze oscure della reazione avanzano incontrastate. Tra un po' si potrà dire allegramente che Goebbels e Hitler furono grandi statisti. Che i forni crematori non sono mai esistiti. Che Mussolini fu il salvatore della Patria. Che le leggi razziali in fondo furono giuste, perché il complotto ebraico mondiale è sempre esistito davvero. E tutto ciò a cosa servirà in fondo? Ma è chiaro: a introdurre misure fantastiche come la “flat tax” che non faranno altro che accrescere il divario tra ricchi e poveri... alla faccia del popolo beota che ora si spella le mani sotto i balconi! Cornuti e mazziati come sempre, in perfetto stile nazifascista.
Sì: avremo finalmente un governo al passo coi tempi. Coi tempi della vergogna e dell'orrore.

Selinos