“Preferisco la galera a mia moglie”. Ha detto così, al piantone della polizia penitenziaria del carcere di Giarre, un uomo evaso dagli arresti domiciliari.
Il piantone rimasto di sasso dopo la risposta al citofono, dall'altro capo quella che era quasi una richiesta d'aiuto. “Sono evaso, per favore arrestatemi. Meglio la cella che stare con mia moglie”. L'agente di polizia penitenziaria non ha potuto fare altro che chiamare i carabinieri. Arrivati sul posto i militari dell'Arma hanno identificato l'uomo, un 50enne, che effettivamente doveva trovarsi agli arresti domiciliari. L'uomo è stato effettivamente arrestato per evasione dai domiciliari a cui era condannato. L'uomo si è presentato alla casa circondariale in serata, e vista l'ora tarda è stato fatto accomodare nella camera di sicurezza dove il pregiudicato ha trascorso la notte. Il giorno dopo il giudice lo ha dichiarato colpevole di evasione e ha emesso una nuova condanna. In carcere? No, di nuovo ai domiciliari. E in questo caso per l'uomo di Catania non è tanto la restrizione delle libertà personali, la pena, ma stare con la moglie...