L’Amministrazione comunale di Marsala, guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo, riscopre il PD.
Dopo gli ultimi eventi che hanno azzerato la classe dirigente del partito, che si era posta in contrapposizione con l’azione amministrativa del Primo Cittadino e della sua giunta, Di Girolamo aveva più volte indicato che era il sindaco della città, lontano dalla sigla del partito, e alcuni assessori si erano etichettati come tecnici.
Ed è questo uno dei grandi nodi dei 4 anni di amministrazione Di Girolamo, non ha mai chiarito se la sua giunta è composta da assessori di partito ovvero tecnici. A convenienza lo sono un po' e un po'.
Siamo al giro di boa, la città sarà chiamata al voto nel 2020 e sono tutti in campagna elettorale.
Il sindaco non disdegna la ricandidatura, ricompare agli eventi elettorali del PD, fa appelli al voto per i suoi candidati, lo seguono a ruota i suoi assessori e il vice sindaco Agostino Licari.
Quest’ultimo si riscopre zingarettiano, e dalla sua pagina facebook invita a votare Pd: “Questo non è un appello rituale al voto di domenica 26 maggio ma è un incitamento che serva a dar forza e a far vincere il Partito democratico che è la più importante forza europeista come ha dimostrato essere il nostro gruppo parlamentare uscente che ha dato il meglio di sé anche nell’azione di contrasto nei confronti dei sovranisti e i populisti che si presentano a queste elezioni con l’esclusivo obiettivo di colpire l’Europa e con l’Europa l’Italia e i nostri cittadini. Il voto al Pd è un voto per un’ Europa migliore, più giusta e inclusiva, ed è un voto che serve anche a fermare questo governo e le velleità dei due capi alleati giallo verde che stanno portando l’Italia al fallimento”.
Il vicesindaco Licari, dunque, non è un assessore tecnico ma di partito, viene fuori dopo 4 anni di amministrazione e dopo che si sono spesi a chiarire che molti di loro, quasi tutti, erano tecnici.
La macchina si è messa in moto, sono pronti a scendere in campo, uniti e compatti come si sono presentati all’hotel President per parlare di elezioni europee, con un pubblico di appena 50 persone, familiari compresi.
Rumors politici fanno intendere che si andrà verso primarie di partito, ma a continuare a stare distante da questa amministrazione è l’unico deputato eletto in provincia per il Pd, Baldo Gucciardi.
Magari a fare le primarie potranno essere i tre: Di Girolamo, Licari, Anna Maria Angileri, male che andrà a due di loro si ritroveranno, se vincenti, nella stessa giunta.
Il partito ne uscirà ancora di più dilaniato, in molti di loro non sono disposti ad avallare le mosse politiche di questa amministrazione, che etichettano fallimentare, e non saranno pronti a spendersi per la ricerca del consenso.
Rossana Titone