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07/06/2019 06:00:00

Porto di Marsala, ecco la verità sul progetto di messa in sicurezza

A Marsala la vicenda del porto pubblico e della sua messa in sicurezza si trascina ormai da tempo, tra polemiche, dibattiti ed esposti in procura, animati in questi anni dall’ex sindaco Giulia Adamo, che è tornata più volte sulla questione, accusando l’amministrazione Di Girolamo di non aver risposto alle convocazioni da parte del Ministero dell’Ambiente, né di aver mai risposto ai chiarimenti richiesti, né di aver presentato integrazioni prima che un decreto bocciasse definitivamente il progetto.

Dall’altro lato, c’è, invece, la posizione del sindaco Alberto Di Girolamo, che, addirittura, ha dichiarato di non essere a conoscenza di progetti pubblici per il porto.

Oggi raccontiamo qual è la verità sulla messa in sicurezza del porto pubblico, e lo facciamo pubblicando due documenti che chiariscono come siano andati realmente i fatti legati a questa vicenda. Prima però facciamo un breve riepilogo. L’ex sindaco Adamo si dimise dalla carica di sindaco nel 2014. Durante la sua sindacatura seguì il percorso per l’approvazione del progetto che iniziò nel 2009, venne presentato nel 2011 e trasmesso definitivamente al Ministero dell’Ambiente il 27 novembre del 2013.

Da quella data si arriva prima al parere sulla procedura VIA della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale. Il Parere è il n°2210 del 28 ottobre 2016 (qui potete scaricare il documento) e deve valutare il progetto del Porto di Marsala che prevede le opere di messa in sicurezza, la realizzazione del molo foraneo di sopraflutto e molo foraneo di sottoflutto, le banchine e i piazzali e l’escavazione del fondale. La commissione del ministero in questo documento afferma che non ci sono evidenti motivi per cui si richiede urgentemente la messa in sicurezza.

Ecco cosa viene riportato nel parere: “Dall’analisi della documentazione prodotta dal comune non si evince quali siano i pericoli riscontrabili nell’attuale configurazione portuale che ne giustifichino l’urgenza per la messa in sicurezza”.

Ma nello stesso parere la Commissione del ministero afferma che: “Ha più volte tentato di richiedere chiarimenti in merito, anche attraverso la convocazione della riunione del 5/05/16 alla quale il proponente (cioè il Comune di Marsala) non ha dato riscontro”.

La Commissione conclude il parere dicendo, che la documentazione prodotta dal comune non è sufficiente ad evidenziare una situazione di gravità e di pericolosità dello stato dei luoghi tale da giustificare una procedura d’urgenza per le opere.

Dopo questo parere si arriva poi al decreto definitivo del Ministero che boccia il progetto del porto. Il documento è datato 25 luglio 2017 e protocollato al comune l’1 agosto. Il documento del Ministero (potete scaricarlo qui) decreta il giudizio negativo di compatibilità ambientale sul porto pubblico. Contro questa decisione il Comune di Marsala poteva fare ricorso al TAR entro 60 giorni e al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla gazzetta ufficiale.

Questi documenti dunque chiariscono definitivamente alcune cose importanti sul porto pubblico. La prima è che il progetto di messa sicurezza del porto è a un punto morto, perché bocciato dal Ministero dell’Ambiente, cosa che la stessa Adamo, non ha tenuto a sottolineare, denunciando, quello sì, a ragione, il fatto che il Comune non ha mai fornito chiarimenti e integrazioni. Allo stesso tempo, però, bisogna dire che il Comune non era obbligato a rispondere, e che quella decisione di natura politico - amministrativa, non ha sicuramente alcuna rilevanza dal punto di vista penale. 

Quello che inoltre fanno il parere della Commissione sulla VIA e il decreto del Ministero, è sconfessare le dichiarazioni del sindaco che da tempo dice di non aver mai ricevuto nulla sul porto pubblico, strano visto che i documenti sono lì, protocollati e consegnati al Comune.

Se la questione porto pubblico appare ancora molto complicata e lontana da una soluzione, sul fronte privato la settimana scorsa c’è stato un incontro al Comune tra il sindaco e Massimo Ombra della Myr che era a accompagnato da Andrea Vittadello amministratore unico della “Intercantieri Vittadello", il quale ha confermato gli impegni concordati con la MYR, ha assicurato al sindaco Di Girolamo che porterà avanti il programma di investimenti sull'opera marittima di Marsala. Pertanto, si è deciso di convocare al più presto sia il Comitato Tecnico che la Commissione di Vigilanza per sottoporre alla loro attenzione la progettualità, al fine di avviare la realizzazione delle prime opere per il Porto turistico di Marsala.