13,25 - Rimangono critiche ma stabili le condizioni dello scrittore Andrea Camilleri ricoverato all'ospedale Santo Spirito di Roma. Il bollettino medico parla di "condizioni stazionarie" che "permangono critiche. La prognosi è riservata, il paziente non è cosciente".
Lo ha detto Roberto Ricci, direttore del Dea dell'ospedale Santo Spirito. "Il paziente è in assistenza con supporto respiratorio meccanico e farmacologico e sedazione farmacologica" ha aggiunto il medico.Camilleri, 93 anni, è attaccato a un respiratore che gli garantisce la respirazione. E' stato ricoverato dopo un arresto cardiocircolatorio dovuto a un "brusco abbassamento pressorio".
In pronto soccorso è stata praticata la rianimazione, hanno spiegato i medici, ed è stata ripristinata l'attività cardiocircolatoria. "Camilleri è in rianimazione con supporto respiratorio meccanico e supporto farmacologico", concludeva il bollettino medico di ieri.
L'inventore del Commissario Montalbano si stava preparando per essere per la prima volta alle antiche Terme di Caracalla, il 15 luglio, con lo spettacolo che racconta la sua Autodifesa di Caino. "Se potessi vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio 'cunto', passare tra il pubblico con la coppola in mano" ha detto più volte Camilleri.
Tantissimi i messaggi rivolti allo scrittore. Tra questi quello di Fiorello, siciliano anche lui, che ha usato il dialetto su Twitter per incitarlo: "Avanti maistru... fozza susemini!!!", "Avanti maestro... forza alziamoci!!!". Un messaggio è attivato anche da Peppino Mazzotta, che nel Montalbano della tv dà il volto all'ispettore Fazio.
Avanti maistru... fozza susemini !!! #Camilleri
— Rosario Fiorello (@Fiorello) 17 giugno 2019
07,15 - Camilleri sta male. Tanto male.
Lo scrittore Andrea Camilleri è stato ricoverato ieri mattina alle 9.15 all’ospedale Santo Spirito di Roma. Ha avuto un arresto cardiorespiratorio.
C’è voluto del tempo, decine di minuti, perché il battito ricominciasse. Sembrava non ci fosse più niente da fare: «Abbiamo temuto di perderlo», raccontano i soccorritori che, malgrado la situazione disperata, hanno continuato i tentativi di rianimarlo con defibrillatore, farmaci e respirazione.
Le sue condizioni sono critiche e la prognosi è riservata.
Al momento si sa solo che il papà di Montalbano, 93 anni, è in rianimazione con supporto respiratorio meccanico e supporto farmacologico. In pratica è sedato e non respira da solo. In questi giorni si stava preparando per lo spettacolo che racconta la sua Autodifesa di Caino previsto per il 15 luglio alle Terme di Caracalla a Roma. Ha dichiarato più volte: «Se potessi vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio “cunto”, passare tra il pubblico con la coppola in mano».
Si abbracciano le tre figlie, i parenti e tanti semplici cittadini affezionati ai suoi libri.
Il cortile dello storico ospedale sul lungotevere è animato da un viavai di ammiratorii. Il centralino del Santo Spirito è intasato dalle telefonate di personalità, spettatori, lettori.
Le notizie trapelano col contagocce. Nel pomeriggio una Tac, da ripetere oggi, avrebbe mostrato una situazione meno irrecuperabile del previsto. Camilleri reagisce, ha mantenuto capacità cardiaca e respiratoria, è addirittura infastidito dall’intubazione. Stamattina è atteso un secondo bollettino medico di ospedale e Asl1.
Si stava preparando per la sua prima volta alle Terme di Caracalla dove il 15 luglio, nell’ambito della programmazione estiva del Teatro dell’Opera, è in calendario l’«Autodifesa di Caino», dove avrebbe interpretato il ruolo del personaggio biblico. Sarebbe stato un nuovo debutto sul palcoscenico, un’altra esperienza, il ritorno al suo primo amore.
Non ha mai fatto mistero dei problemi di salute, Camilleri. Il diabete e il glaucoma che lo ha reso cieco acuendo la curiosità, quasi come forma di compensazione del buio che man mano conquistava i suoi occhi. Più volte aveva raccontato come l’incapacità di vedere aveva centuplicato sensazioni e colori. Acciaccato ma mai disposto a rinunciare al fumo, abitudine che certo non può giovargli adesso nella lotta per la sopravvivenza.
Sui social i fan tifano perché si riprenda. E non mancano i soliti ignoti che approfittano di ogni situazione per diffondere post dal contenuto sgradevole. «Coraggio Nenè», è idealmente accanto a lui Ida Carmina, sindaco di Porto Empedocle, suo paese natale. Si è sentita con la nipote di nuovo in serata e ha ricevuto notizie confortanti. Il personaggio-orgoglio dei concittadini si è stabilizzato, non peggiora.