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20/06/2019 06:00:00

Sicilia, resa dei conti in Forza Italia. "Armao fuori dalla giunta"

 La resa dei conti dentro Forza Italia è arrivata, l’asse tra il neo deputato europeo, Giuseppe Milazzo, e il commissario azzurro, Gianfranco Miccichè, che è anche presidente dell’ARS, si è consolidato: da qui non si passa.


Chiedono, con un atto di accusa grave, che Gaetano Armao lasci il posto in giunta per il “fallimento” del suo assessorato. Ma come finii in giunta Armao?


Facciamo un passo indietro: estate 2017, Armao era intenzionato a candidarsi alla guida della Regione, aveva il placet di Silvio Berlusconi, intervenne Miccichè che, conoscendo il tessuto siciliano, aveva intuito che con una frammentazione del centro destra in più candidature, anche questa volta, il governo regionale sarebbe finito in mano ai Cinque Stelle, Pd escluso dalla corsa per la candidatura debolissima di Fabrizio Micari. L’asse si compatta, l’accordo si perfeziona con la corsa di Musumeci che avrebbe indicato, in caso di vittoria, Armao come suo vice. E questa è la cronaca politica.


Di mezzo ci sono state le amministrative sui territori, le elezioni europee e le divergenze di vedute che hanno portato in queste ore alla sfiducia partitica di Armao.
Miccichè e Milazzo lo vogliono fuori, chiedono spazio e che la poltrona finisca ad un altro fedelissimo.


In questo stridere di intenti c’è un governo che potrebbe entrare in crisi con tutto il suo partito di maggioranza, da Diventerà Bellissima si levano gli scudi in difesa di Armao ma soprattutto demonizzano la politica mandata avanti dai forzisti, bilanciata su poltrone e nomine.

 

 


La questione nasce in aula, martedì pomeriggio, sulla relazione sui negoziati con lo Stato in materia finanziaria, per Milazzo il fallimento è targato Armao se le ex Province sono in ginocchio e in perenne crisi economica. A inserire le risorse, infatti, sono stati i Cinque Stelle del governo nazionale. Per Milazzo non ci sono dubbi: l’assessore all’Economia ha fallito e deve andare via.

Dal Pd ai pentastellati tutti parlano di crisi di governo, l’accordo sui negoziati non porta solo la firma di Armao ma anche del presidente siciliano, Nello Musumeci: “Oggi, Forza Italia non va contro il solo vicepresidente Armao ma contro l'intero governo. Oggi inizia una crisi di governo". Lo dice il capogruppo dem, Peppino Lupo.


Prove di nuova di giunta, Musumeci qualche settimana fa aveva parlato di due caselle da occupare: Turismo e Beni Culturali, indicando la possibilità di un ulteriore rimpasto anche in seguito. La battaglia è arrivata in aula, con Milazzo pronto a lanciare le ultime fiamme prima di raggiungere il parlamento europeo e con un regista nemmeno tanto nascosto: Gianfranco Miccichè.