Un gruppo di cittadini di Petrosino che vivono nel lungomare Biscione hanno scritto una lettera-denuncia sulla pulizia delle spiagge che li sta danneggiando. In sostanza lamentano il fatto che il Comune abbia rimosso le alghe dalle spiagge più gettonate e le abbia fatte depositare sul lungomare. Ecco la lettera firmata da "Cittadini del Lungomare che rispettano le leggi e parimenti vorrebbero essere tutelati nei propri diritti".
l comune di Petrosino il 21 giugno ha iniziato come da progetto autorizzato, lo spostamento di alghe dalla spiaggia di Torrazza al Lungomare Biscione, pressandole su banquette già in sede, davanti ad abitazioni private , alcune perfettamente in regola, cosa che renderebbe impossibile, in futuro, la balneazione.
Perchè spostare alghe (con mezzi non adatti) depauperando nel contempo di sabbia la spiaggia e penalizzare, solo qualche centinaio di metri più in là, gli onesti che sono in regola con licenze, allacci e pagamenti di tasse? Il tratto del lungomare in questione, per altro, è già penalizzato, senza motivazione, per la mancanza dell'illuminazione pubblica da quasi 10 anni, pur essendo dotato della quasi totalità di pali e fornito di lampadine al led.
Nella zona, inoltre, si è potuto assistere a sbarchi di clandestini e a strani movimenti agevolati dall'oscurità.
L'unica cosa che stiamo "ottenendo" è la privazione del diritto di balneazione. Le alghe sulla spiaggia in un angolo, non privano nessuno della fruizione del mare, mentre ne privano, a causa del trasloco, chi è anziano e non vuole esibirsi davanti a tutti, preferendo luoghi più tranquilli ed appartati come questi ed altri tratti del Lungomare.
E' inutile che ci assicurino che a settembre verrà rimosso tutto quello messo e neanche possiamo credere che si fa tutto per la protezione delle coste dall'erosione, perchè già siamo da sempre abbondantemente protetti. E' contradditorio, poi, sostenere la rimozione dell'ulteriore protezione proprio durante la stagione prossima all'inverno.
I naturali cicli della deposizione e dello spostamento per azione del vento e moto ondoso verrebbero stravolti a causa dell'appiattimento e della compressione da parte di mezzi meccanici. Le stesse alghe presenti in acqua, che non troverebbero sfogo sulle banquette, in breve tempo presumibilmente marcirebbero provocando fetori e condizioni igienico-sanitarie insopportabili per gli abitanti.
Alleghiamo una foto di un pugno a caso di sabbia e alghe mostrata agli addetti ai lavori , una seconda in cui si vede un mezzo che scarica occupando la carreggiata proprio dopo la curva senza assistenza di vigili o di segnaletica ed un'altra in cui si vede che, all'improvviso, compaiono giubbotti arancione, caschetti e si rimuove quanto scaricato (sabbia mista ad alghe) con riporto nel luogo di provenienza cioè la spiaggia di Torrazza. Le altre foto mostrano i luoghi coinvolti.
Perchè, come l'anno scorso, non sono lasciate "in situ" promuovendo la sensibilizzazione di tutti i Petrosileni alla convivenza con le alghe che non costituiscono sporcizia del litorale, (magari accantonate ai margini), mettendo d'accordo le esigenze dei bagnanti con quelle della natura stessa della spiaggia, senza penalizzare nessuno?
E che dire, poi, dei maggiori costi dell'operazione di trasloco da una sede all'altra (e viceversa a fine stagione) che sono uno spreco del denaro pubblico?