I solarium da aggiustare, i controlli della Guardia Costiera, l’invasione dei kiters, e un ecosistema delicatissimo da preservare.
Che estate sarà per la Laguna dello Stagnone di Marsala? E come si può tutelare uno dei luoghi più affascinanti ma anche maltrattati della Sicilia? Il comandante della Guardia Costiera di Marsala, Nicola Pontillo, ha passato parecchio tempo allo Stagnone nel suo anno di attività alla guida dell’Ufficio circondariale marittimo. Tra qualche giorno andrà via per ricoprire un prestigioso incarico in un’altra località, ma ha le idee chiare su cosa serve per tutelare questo prezioso specchio d’acqua.
“Ci vuole uno sforzo istituzionale congiunto, ci vuole un controllo continuo che non deve cessare durante il periodo invernale. Le istituzioni potranno impegnarsi quanto vogliono ma occorre che ci sia la presa di coscienza dei cittadini e la conoscenza delle regole, altrimenti tutti gli sforzi per preservare questo delicato ecosistema sarà vano”.
Allora facciamo il punto di quello che sta succedendo allo Stagnone.
SOLARIUM
A partire dai pontili. Strutture caratteristiche della Riserva dello Stagnone, stanno in primo piano in tutte le foto del tramonto scattate dai visitatori, i solarium sono in pessime condizioni.
Le strutture sono pericolanti, non sicure. Tant’è che la Guardia Costiera di Marsala tempo fa ha disposto il divieto di utilizzo dei solarium, proprio per tutelare l’incolumità dei bagnanti. Nonostante i divieti, però, iniziata l’estate, i solarium sono stati ugualmente presi d’assalto da famiglie con bambini incuranti del pericolo di crollo dei malandati pontili.
Da anni si chiedono interventi di recupero dei pontili, è nato anche un comitato di cui si è fatto portavoce l’avvocato Paolo Ruggieri. Il comitato ha deciso di avviare una raccolta fondi per “adottare” uno, due o più pontili, ristrutturarli e restituirli alla comunità. Non si parla di averli in concessione esclusiva, semplicemente il gruppo di cittadini che si sta muovendo vuole rimetterli in sesto. “Abbiamo raccolto la promessa di donazione da molte persone, siamo a quota 2600 euro. Abbiamo presentato richiesta all’ex Provincia ma non abbiamo mai ricevuto risposta”, ci dice Ruggieri.
Il Libero Consorzio, l’ex Provincia appunto, è l’ente gestore della Riserva dello Stagnone. Ora, l'Ente, finalmente ha deciso e comunicato che potrà provvedere alla manutenzione, in questo momento, di soltanto cinque pontili (contrassegnati in mappa con i numeri 2-6-8-9-10).Per gli altri non ci sono soldi e dovranno aspettare, quanto tempo non si sa. Tra i pontili che saranno sistemati, due sono quelli che si trovano tra Villa Genna e l'Imbarcadero storico per Mozia, ed includono quello che è posto parallelamente al litorale (il n.6, meglio noto come “principino”), molto frequentato dai bambini. Gli altri tre pontili (8-9-10) si trovano dopo le saline, sul tratto del litorale verso Birgi.
Il direttore della Riserva, Roberto Fiorentino, ha detto tempo fa che entro l’estate sarebbero stati sistemati. Ma ancora non si hanno notizie sui lavori.
CONTROLLI
Lo Stagnone è un luogo bellissimo e delicato. Negli anni però è stato maltrattato, in mare e in terra. Sono stati fatti molti controlli negli ultimi mesi per reprimere piccoli e grandi abusi. La Guardia Costiera di Marsala, guidata dal Comandante Nicola Pontillo, negli ultimi mesi ha sequestrato i classici corpi morti che fungono da ormeggi abusivi nella riserva, e ancora hanno constatato la pericolosità dei pontili, ne hanno scoperto uno non in regola, e sono stati in prima linea nei controlli alle attività di kitesurf e di rispetto delle regole della Laguna.
Proprio per tenere d’occhio ancora di più ciò che succede allo Stagnone la Guardia Costiera di Marsala ha predisposto anche per questa stagione balneare l'intensificazione dei controlli, come già avvenuta lo scorso anno. I militari della capitaneria di Porto di Marsala disporranno di un mezzo nautico che stazionerà in via continuativa per tutto il periodo estivo nella Riserva .
L'imbarcazione ha uno scafo piatto idoneo alla navigazione nei bassi fondali che caratterizzano le acque della laguna, svolgerà pattugliamenti di polizia marittima volti alla verifica del rispetto delle norme riguardanti la disciplina della navigazione e della pesca visto il delicato ecosistema marino.
KITESURF
Un delicatissimo ecosistema marino. Che secondo Legambiente è messo a rischio dall’esercizio del kitesurf. Opinione non condivisa da molti altri. Certo è che il Kite negli ultimi anni è diventato una disciplina molto in voga e praticata in maniera massiccia allo Stagnone. La crescita dei kiters ha fatto la fortuna di molte attività ricettive della zona, e molte altre ne sono nate in questi anni. Ma il kite allo Stagnone resta comunque un argomento controverso. Anche perchè negli ultimi tempi si sono verificati degli incidenti gravi, con anche dei kiters morti.
L’ultima vittima a maggio, un cittadino tedesco alle prime armi, che in seguito ad una folata di vento si è andato a schiantare a terra. E’ il quarto kiter morto in un anno. Quattro morti per uno sport che secondo gli ambientalisti non si potrebbe fare nella Riserva. Proprio la Guardia costiera ha già fatto dei controlli, e continuerà per il periodo estivo, per assicurarsi che sportivi e scuole di kite rispettino le misure di sicurezza. In molti hanno visto un tentativo di soffocare un’economia che si sta sviluppando in quella zona della città, che ha visto nascere scuole di kite, bar, residence, b&b, e strutture ricettive di ogni genere. Ma quattro morti sono quattro morti, e i controlli sulla sicurezza sono indispensabili per mantenere lo Stagnone appetibile.
SAN TEODORO
Una delle novità di quest’estate per il tratto di mare più delicato, ambito, caratteristico della costa è l’assenza del lido alle torri di San Teodoro. Un lido che è stato più volte sequestrato e dissequestrato, al centro di contese da anni, e molto chiacchierato per le “avventure” dei titolari che secondo molti agivano proprio da padroni del mare in quel tratto di costa stupendo.
Siamo infatti nella bocca nord della Laguna, una bocca stretta e con il fondale basse che permette la traversata verso l’Isola lunga. E' quindi tornata libera la spiaggia della torre a San Teodoro. Insomma, la coppia Nizza - De Vita, che tanto ha fatto parlare di se per la gestione del lido, non c'è più. C'è la struttura, ma è chiusa. E quindi chiunque può godersi quel piccolo tratto di spiaggia, di fronte l'isola Lunga. Cosa è successo?
È stata definitivamente revocata la concessione grazie ad una sentenza del Cga, che conferma quanto già stabilito dal Tar in primo grado.