Tragedia a Palermo. Vincenzo Ferrigno, 27 anni è morto folgorato mentre stava lavorando all’interno dell’Antica Polleria di piazza Ingastone, nel quartiere Zisa, a Palermo.
Il dipendente stava facendo le pulizie quando è stato investito da una forte scarica elettrica. Immediato l'intervento dei sanitari del 118 hanno cercato in tutti i modi di rianimarlo. Il giovane è stato portato all'ospedale Civico di Palermo ma è deceduto. Alla notizia della morte sono scoppiate scene di disperazione tra i presenti. Il 27enne lascia la moglie e un figlio di tre anni.
Intanto, sul luogo della tragedia erano intervenuti gli agenti della polizia di Stato che hanno sentito il titolare e quanti si trovavano nel locale.
Gli investigatori, insieme ai tecnici dell’Enel, hanno avviato una verifica sui contatori per accertare che non vi siano state manomissioni e il locale è stato sequestrato per tutti gli accertamenti del caso.
All'ospedale Civico c'è stato un via vai di parenti, amici e conoscenti.
Scene di strazio e di lutto anche nel quartiere in cui viveva.
Il titolare della polleria è stato alla fine arrestato.
Gli agenti della Polizia di Stato appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno effettuato degli accertamenti sul posto, che hanno consentito di appurare che il giovane palermitano lavorava in quel negozio, di proprietà di B.G., palermitano di 44 anni, e che era rimasto folgorato da un cortocircuito avvenuto all’interno dell’esercizio mentre era intento ad effettuare le consuete pulizie dopo la chiusura.
Da un controllo all’interno dell’esercizio commerciale gli agenti hanno riscontrato la presenza di diverse cassette di derivazione elettrica prive di coperchi ed una di esse, in particolare, totalmente arsa. Personale Enel, successivamente intervenuto su richiesta dei poliziotti, ha verificato la manomissione del contatore, a cui era stato effettuato un rudimentale allaccio abusivo alla rete elettrica. Ulteriori accertamenti di natura amministrativa hanno altresì fatto emergere che l’intera attività commerciale era priva delle previste licenze e delle basilari misure di sicurezza prescritte dalla legge.