Vietato ammalarsi ad Erice Vetta. I cittadini sono infatti senza medico di base. L'ultimo, è andato in pensione. Si era pensato anche ad un possibile nuovo medico solo che, sopresa, il vecchio medico aveva un suo ambulatorio, di proprietà.
E quindi anche se ci fosse un altro medico, non ci sarebbero i locali. La denuncia viene dall'associazione Punto Dritto, e ha un lieto fine: perchè è intervenuta la Chiesa a concedere dei locali, per restituire il servizio alla città. Il tutto dopo che la Sindaca Toscano aveva risposto che non c'erano locali disponibili.
Ma siamo proprio sicuri? Ecco la nota di Punto Dritto.
"Succede a #Erice, dove gli abitanti che si ostinano a vivere nel bellissimo borgo medievale rimangono senza il medico di base che va in pensione.
Essendo una comunità unità e abituata a dover risolvere da sola i problemi, i cittadini individuano un nuovo medico, ma mancano i locali per l’ambulatorio, che in precedenza erano messi a disposizione dal medico ormai in pensione.
È evidente che il medico è una necessità di qualsiasi comunità, soprattutto se la valle dista circa 15 km.
È evidente che la prima idea è rivolgersi al Comune, chiedendo di individuare insieme una soluzione, cercando di capire se ci sono locali vuoti e se è possibile affidarli anche attraverso un’associazione, per fornire un sevizio essenziale per la comunità.
Il Sindaco di Erice, sollecitata dai cittadini risponde che non ci sono locali disponibili e lascia ancora una volta la comunità ericina al suo destino.
Ma come spesso accade in questa Italia distratta e poco incline a fare rete, è la Chiesa a salvare la situazione, trovando i locali e restituendo un servizio essenziale alla comunità ericina e soprattutto agli anziani che avrebbero avuto notevoli difficoltà a scendere a valle.
Una storia a lieto fine? Nemmeno un po’... perché bisogna chiedersi il motivo di tale disinteresse verso il capoluogo e soprattutto le reali motivazioni che hanno spinto il Sindaco, seppur sollecitato a non intervenire.
Non si può rimanere in silenzio, non lo si può fare quando si parla di diritti, perché ci sono servizi essenziali in una comunità e tutelare gli abitanti di Erice che con sacrificio e senza particolare attenzione, tengono in vita il borgo medievale, tanto apprezzato e conosciuto nel mondo, è un dovere di tutti.
Si parla molto spesso di come ripopolare Erice, lo si fa ad ogni campagna elettorale, ma chi potrebbe vivere in un luogo dove non vengono garantiti tutti i servizi essenziali?
A questo punto il Sindaco chiarisca quali sono i locali liberi in tutto il comune, quale è il criterio per assegnare i locali, quali locali sono stati affidati e a chi, ma soprattutto quali interventi sono previsti sul territorio volti a tutelare e migliorare la qualità della vita del capoluogo e delle frazioni.
Sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, che non ci sia la stessa attenzione per tutto il territorio, non vorremmo che ciò sia dovuto ai risultati elettorali delle ultime amministrative, perché in fin dei conti una volta eletti si diventa Sindaci di tutte le cittadine e di tutti i cittadini.