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04/07/2019 06:00:00

Antico Mercato di Marsala, non solo risse e illegalità. Un caos che non fa dormire

L’Antico Mercato di Marsala era un posto bellissimo, un gioiello nel centro di Marsala per trascorrere delle ore di tranquillo svago serale. Da qualche anno però la situazione è cambiata. Non c’è più l’atmosfera tranquilla di una volta, non è più un luogo caratteristico e apprezzato da tutti.

E’ diventato una giungla popolata da scalmanati, da persone che vanno lì solo per far caciara e ubriacarsi. E’ diventato un ring, dove ogni fine settimana almeno una rissa ci scappa. E soprattutto è un luogo, l’Antico Mercato, che non fa dormire la notte. Perchè non ci sono solo le risse, i lavoratori in nero, le irregolarità nella somministrazione di alcolici. C'è anche la musica da discoteca che ha preso il sopravvento in una situazione di totale anarchia, dove ogni pub fa come gli pare, e tutti gareggiano a chi ha l'amplificazione più potente.


Sono molti infatti i cittadini abitano nei paraggi e che non riescono a dormire la notte. Quello che succede all’Antico Mercato, nella movida marsalese, non è solo una questione di sicurezza, ma anche di salute. Del diritto al riposo notturno. Perchè l’Antico Mercato è cominciato a diventare un posto poco vivibile quando alla musica di sottofondo si è passati alla musica ad alto volume suonata con amplificazioni da stadio da dj e band.


Ora ogni fine settimana per chi abita in Piazza del Popolo, in via Vespri, nelle stradine del centro storico è diventato un incubo
. E non sono poche le lettere inviate al Comune, alla Polizia Municipale, per porre un limite al baccano


Ci scrivono ad esempio, alcuni abitanti della zona, che “chi di dovere deve fare rispettare le regole del diritto alla quiete notturna e alla salute, nel reciproco rispetto per chi giustamente si vuol divertire, in modo sano, e per chi altrettanto giustamente ha diritto a non dover subire il martellante logorio di musica a decibel intollerabili tutto l’anno ma soprattutto nel periodo estivo”.
“Se ci fossero più regole e più controlli la città ne trarrebbe giovamento”, aggiungono.


Più controlli nella giungla dell’Antico Mercato, presa d’assalto sempre di più da scalmanati che al ritmo di “tunz tunz” a decibel paurosi rendono un luogo una volta bello adesso caotico.
Nelle scorse settimane Carabinieri e Polizia Municipale hanno passato a setaccio i locali dell’Antico Mercato, hanno scoperto lavoratori in nero, irregolarità nella somministrazione degli alcolici.


Un luogo caratteristico, dicevamo, in cui la mattina troviamo pesce, frutta, ortaggi e generi alimentari. La sera diventa il centro della movida. Una movida malata, però.


Se all’inizio, l’idea realizzata dal sindaco Renzo Carini, di trasformare questi piccoli locali in pub e cederli a dei giovani per avviare la loro attività, funzionava e tutto filava liscio, dopo qualche tempo sono sorti i primi problemi.
In alcuni casi ci sono stati anche degli scontri tra i gestori dei diversi locali, tra chi voleva dare delle regole uniformi e valide per tutti e chi invece, voleva, restare libero di portare avanti a modo proprio l’attività, senza tenere conto di quello che facevano gli altri.


Forse, proprio da quel momento inizia a cambiare qualcosa al mercato, e cambia sicuramente in peggio. Iniziano le serate con la musica ad altissimo volume, i locali vengono frequentati da giovani ma anche adulti particolarmente agitati, e iniziano i problemi di sicurezza, con continue risse e aggressioni.
Nel frattempo chi aveva ottenuto dal Comune ad un prezzo irrisorio i locali ha cominciato a subaffittarli ricavandoci qualcosa.
Il luogo condiviso, di tutti, restituito alla città e ai giovani è diventato un luogo poco vivibile, anarchico. Dove vince chi suona più forte, per attirare più ragazzi che non conversano e bevono. Un luogo che non fa dormire la notte.