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05/07/2019 04:00:00

Marsala, il caso "firme false". Rodriquez: "Dopo archiviazione avanti a testa alta"

 Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Marsala, Aldo Rodriquez, gioisce per l'archiviazione dell'indagine sul caso delle firme “false” nella commissione Accesso agli atti di cui era presidente. Il consigliere pentastellato esordisce la sua nota con un “Avanti a testa alta”, e parla di “attacchi politici e mediatici subiti”. Ecco la nota.

Avanti a testa alta. Questo ho pronunciato martedì mattina, il giorno in cui il Tribunale di Marsala ha definitivamente archiviato il procedimento nei miei confronti per il caso “firme false”, così come titolavano certe testate giornalistiche, attestando che ho agito sempre correttamente e nell’esclusivo interesse della Commissione Accesso agli Atti che, fino a qualche mese fa, presiedevo. Da Consigliere Comunale e da Presidente della detta Commissione ho sempre agito nell’esclusivo interesse dei cittadini che mi hanno votato e, cosa più importante, non ho mai mentito a questi ultimi e alle Istituzioni. Questa archiviazione conferma l’onestà e la trasparenza del mio operato. Conferma che, per un anno, ho subito attacchi politici e mediatici violenti e ingiustificati. La magistratura ha fatto il suo dovere e la ringrazio. Io ho scelto di fare un passo indietro da Presidente della Commissione Accesso agli Atti del Comune di Marsala, l’ho fatto per il profondo rispetto che nutro per le Istituzioni e per i cittadini che, avendomi votato, rappresento. Per loro in questi due anni sono andato avanti. A testa alta. Ho fatto tutto con correttezza e trasparenza nell’interesse di Marsala, perseguendo gli ideali di giustizia nei quali credo fermamente.

In questo momento ho mille pensieri ed idee che vorrei condividere con voi. Umanamente è stata una prova durissima ma non ho mai mollato. Credo in quel che faccio, credo nel lavoro, nell’impegno costante, nel progetto che nel maggio 2015 mi ha dato la possibilità di sedere nel consiglio comunale della città che amo perdutamente. Un progetto che finalmente può continuare con maggiore determinazione! Vorrei liberarmi in un solo momento del fango che hanno prodotto per screditarmi, delle accuse ingiuriose, dei sorrisetti falsi che mi hanno rivolto, delle allusioni, delle volgarità, degli attacchi personali che hanno colpito anche la mia famiglia, mia moglie Daniela e le mie figlie Sara e Alice. Vorrei, soprattutto, che questo fosse un riscatto per tutti gli attivisti del M5S, e per il M5S tutto, che mi hanno sempre supportato e che hanno lavorato al mio fianco. Non provo rancore nei confronti di nessuno. Mi auguro che quanto accaduto a me possa divenire un’occasione per riflettere: il dibattito politico non deve trasformarsi in odio. Adesso voglio solo continuare il mio lavoro con il sostegno e l’impegno degli attivisti e dei nostri concittadini. Ringrazio infine i miei avvocati Piergiorgio Giacalone, Giuseppe Gandolfo, Giuseppe Monteleone e Arianna Giacalone.