Una nomina illegittima, ma fatta in una situazione di emergenza. Per questo motivo la Sezione giurisdizionale d'appello della Corte dei Conti ha ridotto da 30 mila a 14 mila euro la condanna inflitta al sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone.
Il caso è quello della nomina della dottoressa Rosalba Tranchida per “coadiuvare l'amministrazione comunale nei procedimenti amministrativi afferenti i servizi sociali”.
La procura contabile ha esaminato l'incarico e le successive 13 proroghe affidate alla funzionaria tra il 2012 e il 2014. Il fascicolo venne aperto anche per le note del consigliere comunale Giuseppe Pipitone e del Collegio dei revisori dei conti.
La procura contabile stabilì che “nella sostanza, la nomina della dottoressa Rosalba Tranchida è stata effettuata per far fronte alla mancate prestazioni dell'assistente sociale di ruolo nel Comune e, dunque, in definitiva, per provvedere a specifici compiti che, indipendentemente dall'attribuzione per l'adozione dei relativi provvedimenti finali, sono ordinariamente affidati al personale compreso nell'organico dell'Ente e sono di competenza di questo”.
In questo senso la situazione di emergenza ha attenuato la condanna al sindaco Giacalone.