Sta ormai per essere avviato il maxi piano di bonifica di ex discariche previsto dal Governo della Regione Siciliana, presieduto da Nello Musumeci.
Il piano regionale inizierà con una serie di sopralluoghi in varie aree dell’isola, con l’intento di individuare le zone più rischiose, e proseguirà con la stesura di progetti e piani per stabilire il budget necessario agli interventi.
Le prime operazioni riguarderanno i territori di Mazzarà Sant’Andrea e Tripi (entrambi nella città dello Stretto) e proseguiranno a Camporeale e Bolognetta (Palermo) nell’arco delle prossima settimana.
Dal 23 luglio, i sopralluoghi si sposteranno nel settore orientale della Sicilia. Nello specifico, in contrada Bombiscuro a Noto (Siracusa, 23 luglio), in contrada Pozzo Bollente a Vittoria (Ragusa, 25 luglio), in contrada Armicci a Lentini (Siracusa, 31 luglio).
Secondo i dati forniti dall’Assessorato all’energia e ai servizi di pubblica utilità, guidato da Albero Pierobon, in Sicilia sarebbero necessari 511 interventi per discariche mai chiuse formalmente o bonificate dopo la chiusura.
Molte di queste sono state realizzate in un periodo antecedente al 2003, prima della promulgazione della legge che affida l’obbligo della gestione post-operativa dei siti ai Comuni. Gli Enti locali inadempienti sarebbero già stati diffidati e gli interventi sono stati affidati al Commissariato per il dissesto idrogeologico.
Tra le fonti di finanziamento del progetto vi sarebbe il gettito del tributo speciale per il deposito in discarica, ma potrebbero esserci presto anche dei fondi comunitari.