Quattro mesi di reclusione sono stati invocati dal pubblico ministero per il 47enne marsalese Giovanni Scandaliato, che nel 2014 avrebbe mostrato i suoi genitali a tre giovani studentesse che stavano andando a scuola con l’autobus.
Il processo, per atti osceni nei confronti di tre ragazze minorenni, si svolge davanti al giudice monocratico Vito Marcello Saladino. Le tre giovani, adesso maggiorenni, si sono costituite parte civile.
E con loro anche i genitori, che subito dopo il fatto avevano sporto la denuncia. Ad assistere le ragazze (G.S., P.L. e P.G.) e i loro genitori sono gli avvocati Vito Cimiotta e Federico Sala. Entrambi si sono associati alla richiesta del pm. A difendere l’imputato è, invece, l’avvocato Tommaso Picciotto, che ha chiesto l’assoluzione. I fatti contestati a Scandaliato, ex tossicodipendente, risalgono al 23 ottobre 2014, quando sull’autobus di linea della municipalizzata trasporti di Marsala che collega la città alla contrada Birgi, mentre il mezzo pubblico era arrivato nella zona del quartiere popolare di Sappusi (in via Falcone ci sono il Liceo scientifico “Pietro Ruggieri” e il Liceo psico-pedagogico e linguistico “Pascasino”), lo Scandaliato avrebbe iniziato a provocare le tre ragazze, che si stavano dirigendo a scuola, toccandosi prima le parti intime e poi mostrando loro i suoi genitali. Le tre ragazze sono state ascoltate in Tribunale lo scorso ottobre. “Ci fissava in continuazione – hanno detto in aula - e si masturbava con la mano dentro i pantaloni”. Una delle tre giovani, che all’epoca avevano tra i 14 e i 15 anni, senza farsene accorgere ha anche filmato con il suo telefonino cellulare il presunto maniaco finito sotto processo. Rispondendo alle domande del giudice monocratico Vito Marcello Saladino, del pm e degli avvocati, le tre ragazze hanno raccontato quanto sarebbe accaduto quella mattina sul bus carico di studenti delle superiori che dalle contrade del versante nord marsalese stavano andando a scuola. Le tre giovani hanno spiegato che Scandaliato non si è denudato, non ha mostrato il suo organo genitale, “ma la cerniera dei pantaloni era aperta a metà ed era chiaro che si masturbava per tutto il tempo del viaggio”. Da Birgi al centro cittadino. Loro non hanno reagito per paura. “Ma poi – hanno detto – abbiamo raccontato il fatto ai nostri genitori”. E questi si sono recati dai carabinieri della stazione di San Filippo e Giacomo per sporgere denuncia. In caserma, le ragazze hanno riconosciuto Scandaliato tra le foto segnaletiche mostrate loro dai militari. E nelle stesse foto, il presunto maniaco è stato riconosciuto anche nel corso delle deposizioni in Tribunale.