Ricattata a 15 anni dal padre del fidanzatino, con foto e video osé.
Lui appena maggiorenne e ignaro di tutto, lei una minorenne, Carola, che ha cominciato a pagare cari quei selfie a sfondo sessuale che viveva come un gioco. La vicenda la racconta Il Giornale di Sicilia oggi in edicola.
L'ordinanza di custodia in carcere, emessa dal gip Annalisa Tesoriere, è stata eseguita dai carabinieri di Villagrazia di Carini, in provincia di Palermo nei confronti di una coppia di coniugi, genitori del fidanzato di Carola. Sono accusati di estorsione a sfondo sessuale, minaccia e adescamento di minori.
Resta ancora poco chiaro proprio l'obiettivo dei ricattatori. La ragazzina, che appartiene ad una famiglia benestante, ha trovato il coraggio di denunciare dopo essersi confidata con una cuginetta coetanea e poi con i genitori. Era stato il padre dell'ex fidanzatino (lui già maggiorenne) a guardare nello smartphone e fingersi quindi il figlio, a quanto pare assolutamente ignaro del disegno perverso messo in piedi dai familiari, per chiedere l'invio di foto in pose «osè» alla minorenne. Il rapporto tra i due ragazzi era finito e si erano lasciati.
Proprio a quel punto, sarebbero partite le richieste ed il ricatto degli «ex suoceri»: l'adolescente doveva inviare alla coppia altre sue foto hard, altrimenti avrebbero diffuso sui social quelle di cui erano già in possesso. Nessuna richiesta di denaro, solo altri scatti hot. E questo il conto che non torna, quello su cui si dovrà ancora fare luce. Se lo scopo non era ottenere soldi (e la coppia vive certamente in uno stato di disagio economico), a cosa servivano quelle foto?