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18/07/2019 08:05:00

Castelvetrano, in scena “Ciao Matteo, dove sei?” performance teatrale su Messina Denaro

Sullo sfondo, le stragi del '92 e del '93, i tanti omicidi, la morte del piccolo Di Matteo, il traffico di droga, i rapporti tra Stato e mafia. In primo piano, l’infinita ricerca del superlatitante Matteo Messina Denaro, con un inedito invito a consegnarsi alla giustizia: questo il contenuto dello spettacolo “Ciao Matteo, dove sei?”, che sarà presentato a Castelvetrano, domenica 21 luglio, alle ore 21, nel centro culturale polivalente “Giuseppe Basile”, allestito con il patrocinio del Comune guidato dal sindaco del Movimento 5 Stelle, Enzo Alfano.

La produzione è di Our Voice, un movimento culturale internazionale di giovani che denunciano attraverso l’arte ogni forma di ingiustizia sociale e collaborano strettamente con la redazione di Antimafia Duemila. Lo stesso spettacolo sarà messo in scena anche il giorno prima, sabato 20 luglio, a Palermo, nella sala De Seta dei Cantieri culturali La Zisa, alle ore 21. Gli spettacoli saranno ad ingresso libero.

La performance teatrale narra la storia di una ragazza intenta a scrivere una lettera all'interno di un bar di Castelvetrano. Accanto a lei una sedia vuota nella speranza che Matteo Messina Denaro arrivi. Mentre scrive le sue domande, il pensiero della giovane va a ripescare stralci di ricordi della vita condotta dallo stesso uomo. Ricordi che si materializzano sul palco grazie alle pièce teatrali e le performance di danza dei giovani attori che mostrano il sacrificio delle vittime della mafia.


“Castelvetrano - commenta il sindaco Alfano - ha la necessità di una rivoluzione culturale e come tutte le rivoluzioni c’è bisogno dell’impegno costante da parte dei cittadini e di tempo necessario per interiorizzare e prendere sufficiente consapevolezza di cosa è il male e di come va combattuto. Parliamo di mafia a Castelvetrano per ricordare a tutti da che parte sta la stragrande maggioranza dei castelvetranesi: dalla parte di chi lotta ogni giorno per debellare il più terribile dei mali”.