Il tenente colonnello Marco Alfio Zappalà è stato scarcerato.
Il gip Piergiorgio Morosini che aveva firmato il suo arresto, insieme a quello dell’appuntato scelto Giuseppe Barcellona e a quello dell’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino, ha “accolto parzialmente” la richiesta degli avvocati Giuseppe Crescimanno e Claudio Gallina Montana, disponendone sabato scorso gli arresti domiciliari al posto della detenzione in carcere.
Lo scorso 16 aprile, Zappalà e Barcellona erano stati accusati dalla Dda di Palermo di “rivelazione di segreti d'ufficio” e “accesso abusivo ad un sistema informatico”, mentre a Vaccarino era stata contestata l’aggravante di aver favorito Cosa Nostra ed aver agevolato la latitanza di Matteo Messina Denaro.
La scorsa settimana, Morosini aveva annullato i domiciliari per Barcellona, dopo che il Tribunale del Riesame per lui aveva già revocato la misura cautelare del carcere.
Vaccarino invece era stato scarcerato dal Riesame dopo 15 giorni dall’arresto.
Secondo l'accusa, Barcellona (addetto alla trascrizione delle intercettazioni presso la compagnia di Castelvetrano) avrebbe inviato a Zappalà dei testi di conversazione tra due soggetti che commentavano alcuni aspetti del funerale di Lorenzo Cimarosa, cugino acquisito di Matteo Messina Denaro e collaboratore di giustizia morto nel 2017dopo una lunga malattia. A sua volta il tenente colonnello della Dia avrebbe inviato il contenuto di questi 'screenshot' a Vaccarino che, dopo averli stampati, li avrebbe dati al mafioso Vincenzo Santangelo.
Al momento sarebbero in corso le analisi sul contenuto dei dispositivi informatici sequestrati ai tre indagati.
Da queste analisi, dovrebbe emergere in modo incontrovertibile da dove sia stata inviata l’e-mail ricevuta da Vaccarino.
Non è un’ipotesi così campata in aria che la mail di cui si è tanto parlato possa non essere stata inviata dal colonnello Zappalà, che in un interrogatorio ha dichiarato che mentre si trovava a casa di Vaccarino non aveva con se il portatile.
E allora, chi avrebbe inviato quella e-mail, nel caso fosse partita dal portatile di Zappalà?
La risposta potrebbe arrivare proprio dalle perizie sui dispositivi sequestrati.
Egidio Morici