L’ARS riprende la sua attività questo pomeriggio alle 17, tornano in aula i deputati dopo uno stop di un mese e mezzo. Da discutere e approvare c’è il collegato ma oggi all’ordine del giorno ci sono le comunicazioni. Tornano a guardarsi facendosi l’occhiolino i deputati del movimento Cinque Stelle con quelli del Partito Democratico. Peppino Lupo, capogruppo dem, tende la mano a Giancarlo Cancelleri che però ci va cauto, si smarca da possibili accordi anche sui territori.
I pentastellati si sono snaturati e si sono fatti casta, loro che erano contro tutti adesso non flirtano più con il potere sono il potere, si sono abbracciati in un sodalizio di poltrone con il Pd.
Del resto all’Ars l’unica opposizione vera e concreta è stata fatta proprio dai grillini, i dem non hanno una linea comune, e poi c’è sempre chi si espone per poi non esporsi, in stile democristiano.
Sposare la linea del governo nazionale anche a livello regionale significherebbe dare vigore al Pd, e questo lo sanno bene i parlamentari pentastellati. Non brillerebbero di luce propria.
Il rientro non giunge sotto una buona stella, il governo Musumeci dovrà fare i conti con questa nuova alleanza politica, qualche giorno fa pare che si sia riunita la maggioranza per comprenderne i contorni e per fronteggiarla.
La pausa estiva è servita al presidente della commissione Bilancio, Riccardo Savona, per lavorare al collegato che è diventato un maxi collegato con cinquanta articoli.
Tra le norme ha trovato spazio quella per la cessione dei beni immobili fatiscenti, ci sono le somme per l’Osservatorio della pesca del Mediterraneo, la rimodulazione del personale dell’Istituto ippico di Sicilia.
Diversi gli importi previsti per gli stanziamenti nel capitolo “Cultura” che riguardano il Museo del vino e del nero d’Avola, per la Targa Florio, per l’Università Kore di Enna, per il Teatro Bellini di Catania, per il Samonà di Sciacca, per l’Ente Luglio Musicale di Trapani, per l’Istituto audiofonolesi di Marsala.
Ci sono anche le somme per i centri antiviolenza della Fondazione Franco e Piera Cutino, rientrano nell’ambito del sociale e della Sanità. E poi ancora le borse di studio per i medici specializzandi.
Previsti e stanziati anche 164 milioni di euro annui, per tre anni, per la creazione di una Fondazione intestata all’ex assessore ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa.
Lo scopo sarà quello di proseguire l’attività di molti dei progetti che Tusa aveva avviato e che ha lasciato sulla sua scrivania.
Altro nodo che riguarda il governo regionale è proprio la nomina del successore di Tusa.