“E’ arrivato il momento di snidare i furbetti”.
E’ quello che ha annunciato il sindaco Enzo Alfano durante il consiglio comunale di qualche giorno fa.
“C’è qualcuno che ha preferito darsi una residenza presso la propria seconda casa, il che è legittimo, però deve scegliere quale sia la residenza principale, perché sull’altra deve pagare l’Imu. I casi di questo tipo sono tantissimi – ha proseguito Alfano - E se tra questi dovessi ritrovare dei capi di direzione, al di là della tassa che deve essere pagata, la cosa minerebbe il rapporto di fiducia con l’amministrazione”.
L’argomento è stato poi trattato venerdì scorso, in una conferenza di servizio alla quale hanno partecipato il direttore dell’anagrafe Michele Grimaldi, il dottore Andrea Di Como, il dottore Marcello Caradonna ed il dottor Castrense Giambortone, esperto del sindaco ed avvocato Tributarista ex direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate.
Il comune di Castelvetrano è in dissesto finanziario, senza dirigenti e senza molte professionalità a causa dei pensionamenti.
Tra i dipendenti in organico, soltanto 87 sono di ruolo. Poi ci sono quasi 240 contrattisti e più di 60 tra Asu ed Lsu.
“Tra di loro ci sono delle figure delle quali il comune non potrebbe fare a meno – ha sottolineato il sindaco - Ma ce ne sono tante altre, le cui competenze sono veramente marginali, certamente non in grado di sostituire chi è andato in pensione”.
Ed i capi di direzione?
“Non tutti sono in grado di mandare avanti bene la macchina burocratica – ha aggiunto Alfano - E’ giusto che queste cose si sappiano”.
Senza contare i procedimenti disciplinari in corso.
“Che sono derivati da lettere anonime intestine a questo comune – ha concluso il primo cittadino - Lettere che, una volta ricevute dal comune, laddove potevano essere evidenziati dei reati, sono state mandate in procura ed in prefettura. Laddove invece c’erano delle circostanze da appurare, sono state passate al segretario generale in modo da fare chiarezza su alcuni fatti”.
Egidio Morici