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24/09/2019 08:39:00

Petrosino. Discarica non autorizzata: pm chiede assoluzione per il sindaco Giacalone

 Il pm Niccolò Volpe ha chiesto l’assoluzione del sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, nel processo che davanti al giudice Lorenzo Chiaramonte lo vede imputato, insieme ad altri sei, per “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”.

Il pm ha, invece, chiesto la condanna a 8000 mila euro di ammenda ciascuno per l’ex vice sindaco Antonella Marcella Pellegrino, l’ex assessore Luca Badalucco e per tre tecnici dello stesso Comune: Vincenzo Tumbarello, dirigente del settore Lavori pubblici e Patrimonio, Gaspare Salvatore Anastasi, responsabile del verde pubblico, e Maurizio Giuseppe Cocchiara, geometra.

L’assoluzione è stata chiesta anche per l’ex responsabile del servizio igiene della “Belice Ambiente” Giacomo Pantaleo. La parte civile (Legambiente) ha, invece, invocato la condanna per tutti gli imputati.

Secondo l’iniziale accusa, i sette imputati, in concorso e ognuno per le rispettive qualifiche, avrebbero effettuato “attività di raccolta e successivo deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi all’interno dell’area di proprietà del Comune adibita a depuratore, in località Gazzarella, in assenza dei requisiti tecnici essenziali previsti dalla normativa di settore”. A difendere Giacalone, Pellegrino e Badalucco è l’avvocato Valerio Vartolo, mentre legali dei tre tecnici comunali sono Giuseppe Cavasino e Ignazio Bilardello. Legale di Pantaleo è Graziella Rallo. I rifiuti depositati nella zona del depuratore sono quelli che a fine giugno 2016 furono raccolti in mare e sul litorale dai volontari di alcune associazioni locali nel corso di “Beach Clean Up”. I volontari misero i rifiuti dentro dei sacchi neri e li portarono in un’area del deposito comunale dei mezzi per la raccolta dei rifiuti. Il 28 ottobre le l’11 novembre sarà il turno degli avvocati difensori.