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25/09/2019 06:00:00

Marsala, Stefano Rallo: "Ecco perché ho lasciato il Movimento 5 Stelle

Stefano Rallo, ex attivista del Movimento Cinque Stelle di Marsala, è stato candidato al consiglio comunale e all'Assemblea regionale siciliana, perché ha lasciato i grillini?

 

Perché non ero più d’accordo con la linea politica e alle trasformazioni del movimento in partito. Dal 2009 ad oggi sono cambiate tante cose, eravamo un movimento orizzontale ed è diventato verticistico. Eravamo quelli del no vax, no euro, no coalizioni, cose che sono diventate tutte sì.

 

Eravate il partito del NO….

 

No, una delle stelle l’ambiente. Conosco delle persone di Taranto, se devo dire di si alla salute e no al lavoro è un po' complicato…

 

Questo è un caso limite, però. Noi viviamo in una democrazia e questa legge elettorale impone delle alleanze per governare. Con questo dovevate fare i conti, no?

 

Facciamo i conti con una legge elettorale che non abbiamo voluto. Noi vogliamo un proporzionale puro, siamo così ritornati al pentapartito.

 

La caratteristica del pentapartito era la rotazione del Premier, la campanella per Conte potrebbe suonare a breve…

 

Certo, anche tangentopoli fu un modo di rotazione. Il movimento nasceva come antisistema ed è normale che se diventa del sistema la gente si allontana.

 

Non è un modo di vivere la politica in maniera utopistica…?

 

Noi siamo nati per questo.

 

Non è grazie a questo sistema che uno come Luigi Di Maio da “bibitaro” diventa ministro?

 

Si, è vero. Anche Renzi, chi lo doveva portare al Parlamento? Il M5S nasce con questa visione utopistica, nasce dimostrando al cittadino che uno normalissimo può diventare ministro. Di Maio però è molto capace.

 

Chi se ne è andato dal Movimento?

 

Al momento ho fatto solo io la procedura, non ho guardato gli altri. Ho parlato con i ragazzi del meetup e ho abbandonato la figura di organizzatore.

 

Quanto costa?

 

50 dollari che vanno ad una piattaforma americana.

 

Con chi se la prende di più? Santangelo, Corrao o altri? Chi è la più grande delusione?

 

Molto schiettamente non me la prendo con nessuno.

 

Chi è il peggiore?

 

Con Santangelo e Corrao ci siamo sempre confrontati e rispettati, non ho sassolini da togliermi.

 

Con Piera Aiello?

 

Non abbiamo mai avuto rapporti.

 

Come mai dopo anni di politica grillina, con Corrao, Santangelo e altri deputati nazionali e regionali, questa provincia ha visto poco rilancio?

 

Questo è normale. Un parlamentare del movimento non è solo di quella provincia ma dell’intero Paese.

 

E il territorio perché dovrebbe eleggerlo allora?

 

Facendo il suo dovere fa bene ovunque.

 

Quindi eleggiamo un deputato siciliano per fare il bene del Piemonte…

 

Io eleggo una persona per il bene dell’Italia, non posso guardare solo il mio bacino di voti.

 

Che farà adesso?

 

Al momento starò fermo. Ho fatto la mia esperienza e ho avuto i miei risultati, non c’è ad oggi un contenitore che mi convince. Mi hanno chiamato tutti, dal centrodestra al centrosinistra, compreso il Pd. Sto a guardare. Ho origini umili e non ho un capobastone.

 

Ci sono i capibastone nel M5S?

 

Certo, lo hanno dimostrato nell’ultima votazione in piattaforma per l’accordo con il Pd, se il sì non fosse stato sponsorizzato da Casaleggio e Grillo avrebbe prevalso il no.