Vogliamo salvare il mondo dal cambiamento climatico, dalla plastica, dai veicoli inquinanti, dalle materie nocive di produzione e consumo in generale e per questo chiediamo ai governi nuove leggi, chiediamo investimenti per l'ambiente, chiediamo ai paesi europei nuove direttive, ai continenti nuovi protocolli di intesa per salvare Madre Terra.
Abbiamo giustamente divinizzato Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg, ne abbiamo anche eletta una tutta italiana, Federica Gasbarro. Tutto per salvare l'ambiente. Ma siamo sicuri che un nuovo protocollo, una nuova direttiva, una nuova Legge o una nuova circolare può salvarci. Ad oggi è vietato abbandonare i rifiuti ma troppi cittadini lo fanno. Ad oggi è reato da parte delle aziende abbandonare rifiuti ed è un'aggravante abbandonare rifiuti tossici. Se quanto detto è considerato reato significa che ci sono già delle Leggi per punire anche pesantemente chi inquina, basta che le autorità competenti vengono a conoscenza del reato per indagare e bloccare i malfattori anche vincolando loro la libertà personale affinché non reiterino. La politica locale, informata dei fatti, può intraprende delle azioni legali, con le Leggi già in vigore, per tutelare l'ambiente e di conseguenza anche la salute dell'uomo.
Come può il cittadino comune aiutare la giustizia e le amministrazioni locali? Tramite segnalazioni, esposti, querele, ecc. Bene, nei primi giorni di maggio avvisati i carabinieri di una discarica abusiva di materiale altamente inquinante come resine, fibre di amianto e eternit, avvisata la politica locale e in speciale modo l'amministrazione del comune di Marsala per competenza del territorio ad oggi a distanza di 5 mesi non è cambiato nulla, anzi la situazione è peggiorata e in data 22 settembre ritornati a controllare riscontriamo che l'ingresso della exdiscarica di Buttagane, segnalato dall'Onorevole Faraone, è stato ripulito e ripristinato dai rifiuti, il malfatto esposto ai carabinieri qualche settimana prima della segnalazione di Faraone da tre cittadini non è stato neanche degno di una perimetrazione. Eppure quei rifiuti tossici si trovano dentro un alveo di un fiume che sfocia a Birgi, fiume che ospita fauna e flora protetti, lo stesso fiume che disseta i greggi di pecore che si trovano ad attraversarlo, quelle stesse pecore che ci donano il latte per la ricotta, la tuma, la "vastedda", il pecorino, il burro e tanto altro. Visto che l'abbandono di materiali tossici continuano proprio in quel punto già a conoscenza della procura e della politica locale, ci chiediamo come mai non sono stati ancora individuati i colpevoli tramite delle foto trappole, appostamenti, analisi dei rifiuti. Indagini serie insomma.
Ambientalisti per natura.
Salvatore Pisciotta
Giampiero De Vita
Clara Buffa
Patrik Basile
Cristina Titone
Elena Milazzo
Come mai l'amministrazione di Marsala non ha ancora disposto la pulizia e il ripristino dell'area? Forse si attendono le piogge per dilavare il tutto e per distribuire i veleni nei terreni che lambiscono il fiume e il mare mediterraneo.
Siamo ancora convinti che dobbiamo pretendere altre Leggi quando non siamo in grado di far rispettare quelle vigenti?