Un barchino con 12 cadaveri a bordo è stato individuato dalla Guardia Costiera sui fondali marini, a 60 metri di profondità, poco lontano dalla costa di Lampedusa.
Tra i corpi, quello di una madre abbracciata al suo bambino di pochi mesi. Le operazioni di recupero delle salme dureranno tre giorni. Il barchino è stato individuato dal sonar della nave oceanografica Galatea dell’Arpa di Palerno e poi avvistato da un robot subacqueo.
Si tratta probabilmente dell’imbarcazione segnalata in difficoltà lo scorso 7 ottobre a poche miglia da Lampedusa. Secondo i sopravvissuti, a bordo c'erano 50 persone, tra cui molti bambini. Il ritrovamento conferma la ripresa del flusso di migranti lungo la rotta del Mediterraneo centrale tra il Nord Africa (soprattutto la Tunisia) e l’Italia.
Sempre ieri un barcone di legno in avaria con 180 persone a bordo è stato intercettato dalla Guardia di Finanza in acque Sar maltesi. L’unità italiana ha scortato i naufraghi verso La Valletta in attesa di un porto sicuro di approdo.