Il governo accelera per sbloccare le assunzioni di docenti nelle università, disponibili quasi 2.450 posti di cui 120 in Sicilia. Il primo dicembre scade lo stop ai concorsi disposto dalla scorsa legge di bilancio e gli atenei potranno cominciare a utilizzare i nuovi «punti organico», cioè i margini di flessibilità che il ministero dell'Istruzione riconosce annualmente sulla base delle cessazioni precedenti e della virtuosità di bilancio. Due decreti appena vidimati dalla Corte dei conti autorizzano fino a 2.444 ingressi di ordinari, associati e ricercatori. Vera boccata d'ossigeno per la didattica universitaria che, secondo le ultime rilevazioni ministeriali, dal 2011 ha perso l'8,6% del corpo docente.
Il primo decreto ministeriale distribuisce 2.223 «spazi di flessibilità» ordinari sulla base di due parametri: gli atenei con un rapporto spesa di personale/Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) almeno dell' 80% o con un indicatore di sostenibilità finanziaria inferiore a 1 potranno fermarsi al 50% delle uscite 2018 mentre quelli al di sotto di tale soglia citata potranno arrivare anche al 100% delle cessazioni dell' anno prima. Il secondo ne assegna altri 221 sulla base di criteri diversi: i primi 26 punti organico saranno ripartiti in parti eguali (0,50 ciascuna) tra tutte le università con un rapporto spesa di personale/Ffo inferiore al 75% e un indicatore di sostenibilità finanziaria maggiore di 1,10; gli altri 195 andranno alle accademie in base al rapporto studenti/docenti, alle borse di dottorato e alla virtuosità finanziaria.
Decideranno le singole università quando far partire i bandi e quanti posti mettere a concorso per gli aspiranti professori che nel frattempo sono entrati in possesso dell'abilitazione scientifica nazionale di prima e seconda fascia. In valore assoluto i margini di manovra maggiori li avranno La Sapienza di Roma (con 188 punti organico ordinari e aggiuntivi), l'Alma Mater di Bologna (154) e la Federico II di Napoli (145). In Sicilia è Palermo che si piazza prima con 51 posti, Messina 38 e Catania 30.