Sembra tornare indietro nel tempo la città di Marsala. C’è paura la sera in centro. Ed è ormai una vera emergenza sicurezza, specie nella zona di via Calogero Isgrò e Porta Mazara (Piazza Matteotti).
Dalle pagine di TP24 abbiamo più volte scritto di risse, episodi di violenza, aggressioni da parte di alcuni “bulli” che stanno nella zona e in particolare davanti ad un piccolo locale pubblico in cui ci sono alcuni distributori automatici di bevande e alimenti, di fronte via Sanclimenti, i cui abitanti, tra l’altro, qualche mese fa ci hanno scritto dicendo che è ormai diventato impossibile vivere in quella strada. Anche i commercianti, si lamentano della scarsa sicurezza, hanno paura di essere derubati e si lamentano anche del calo dei loro d’affari, dato che i clienti preferiscono evitare la zona e i possibili problemi.
Uno degli ultimi gravi episodi, qualche settimana fa, si è concluso con l’arresto da parte della polizia - è stato poi rilasciato perché incensurato -, di uno dei “bulli. L’arrestato è un 24enne, che deve rispondere delle accuse di lesioni personali aggravate e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale alle forze dell’ordine.
Proprio il problema sicurezza in città e in particolare nella zona di Porta Mazara, è stato affrontato nell’ultima seduta di consiglio comunale dal vicepresidente Arturo Galfano e dal presidente Enzo Sturiano. Entrambi hanno sollevato il problema sicurezza, ritenuto ormai insostenibile, e proposto di andare dal Prefetto, Tommaso Ricciardi, per chiedere maggiori controlli. Galfano ha anche raccontato di un episodio accaduto in via Sanclimenti, in sua presenza, nei confronti di un amico, impossibilitato ad entrare a casa propria per la presenza di un gruppetto di bulli che stavano litigando nei pressi del portone di casa.
“Non li chiamo più episodi di microcriminalità – le parole di Galfano - perché ormai quello che succede è qualcosa di molto brutto. Siamo stati un anno fa dal Prefetto per chiedere maggiori controlli, oggi dico che è il caso di ritornarci. E’ risaputo da tutti che a Porta Mazara, dopo le 21, non si può più circolare per la presenza di alcuni gruppetti di delinquenti. Accadono scazzottate e i cittadini hanno paura. L’altra sera ero con un mio amico che abita in via Sanclimenti, una traversa di via Calogero Isgrò, e non poteva entrare a casa propria, per la presenza di un gruppo di ragazzi che litigavano”. Galfano - come detto - propone di ritornare dal Prefetto e chiedere un intervento forte per garantire la sicurezza dei cittadini. “Marsala è una città vastissima, sappiamo che le forze dell’ordine hanno un numero minimo di personale, ce la mettono tutta per quello che possono fare, ma ci sono dei limiti umani e per questo dico di andare dal Prefetto per cercare di avere, come l’altra volta, quanto meno una squadra di supporto, in quel caso veniva da Palermo - conclude Galfano -.”.
Anche Enzo Sturiano riprende il tema sicurezza sollevato dal collega consigliere: “Ha fatto bene Galfano a ricordare che un anno fa siamo stati dal Prefetto a chiedere maggiore sicurezza per la nostra città, il nostro territorio, le nostre periferie. Allora dissi che la città era in ostaggio di quattro “bulli” tra i sedici e i diciotto anni. Abbiamo detto al Prefetto che bisognava intervenire con la massima urgenza perché questi “bulletti”, se non fermati per tempo, sarebbero divenuti i padroni indiscussi della città. Rinnovo la massima stima, vicinanza e solidarietà alle nostre forze di polizia che spesso vengono additate come se fossero latitanti, ma che latitanti non sono. Se il nostro commissariato di polizia da 110 unità è ridotto a 45 unità, con i turni, riposi, malattie, non possiamo addebitare responsabilità a coloro che con sacrifici stanno facendo il massimo per garantire la sicurezza nel nostro territorio. Questo discorso vale anche per i nostri vigili urbani che sono al di sotto delle cinquanta unità. Noi non possiamo più stare a guardare, la città è in mano a quattro balordi, quattro ragazzini che stanno terrorizzando una città intera. E in questi casi si risponde con la forza, con la presenza delle istituzioni, con il presidio. Siamo in una situazione d’emergenza e in una città turistica non può accadere tutto questo”.