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22/10/2019 17:14:00

Marsala, l'incidente mortale di San Filippo e Giacomo. Scrive la signora Sutera

 Scrive alla redazione di Tp24 la signora Vittoria Sutera, rimasta coinvolta nel terribile incidente di dieci giorni fa a Marsala, in cui ha perso la vita suo marito, Salvatore Nuccio, e in cui sono rimaste gravemente ferite le due figliole di un anno e di tre anni.

Dell'incidente abbiamo parlato in diversi articoli. 

La signora, che ha riportato diverse fratture, scrive perchè è stata avvicinata da diverse persone, che si sono offerte come legali, periti, assistenti, con evidente scopo di lucrare sulla sua disgrazia. Ecco cosa scrive:

La sottoscritta Sig.ra Vittoria SUTERA, in proprio e nella qualità di erede del defunto marito, Salvatore NUCCIO, desidera comunicare agli organi di stampa quanto appresso.

A seguito dell’immane tragedia familiare, nella quale ha perso la vita mio marito e che ha duramente colpito le mie due bambine, che ancora lottano tra la vita e la morte, sono stata avvicinata da diversi soggetti (procuratori, rappresentanti di agenzie di infortunistica, patrocinatori, avvocati e presunti tali) che, non curanti della mie precarie condizioni psico-fisiche, hanno, a più riprese, cercato di farmi firmare dei mandati professionali e dei
contratti.

Ferma restando la condanna di tale deprecabile comportamento, ci tengo a precisare di aver già nominato i miei legali di fiducia, tanto in mio nome, quanto nella qualità di esercente la potestà genitoriale sulle mie due figlie minori, in proprio e nelle qualità di eredi.

In ragione di ciò, invito e al contempo diffido i sopracitati soggetti (ed altri futuri avventori) dal perseverare in tali azioni di “convincimento” e dall’utilizzo del mio nome e di quello dei mie prossimi congiunti.

I miei legali, a breve, provvederanno a prendere i dovuti contatti con la competente autorità giudiziaria, onde esercitare i diritti riconosciuti in capo alle persone offese.
Colgo l’occasione per significare, altresì, di avere recentemente appreso dell’avvio di una campagna di solidarietà nei confronti miei e della mia famiglia, della quale, tuttavia, sconosco modalità di gestione e raccolta fondi e dalla quale mi dissocio apertamente, non avendo mai autorizzato alcuno ad intraprendere in mio nome e per mio conto tali azioni.

In ultimo ringrazio sin d’ora il Sindaco ed i servizi sociali del Comune di Trapani, nonché le Istituzioni, che mi sono state vicine e comunico di stare facendo tutto il possibile, con l’aiuto delle predette associazioni e degli enti governativi preposti, per organizzare il trasposto ed il trasferimento di mia figlia Serena presso una struttura di neurochirurgia pediatrica del centro nord, onde cercare di evitare l’irreparabile.

Trapani, lì 22 ottobre 2019
Firmato Vittoria Sutera