Le manovre della politica marsalese sono incandescenti, dai tavoli si è passati alle cene, già è qualcosa.
La ricerca del candidato sindaco non è un problema, anzi quella fase potrebbe essere superata per una parte politica.
In molti dentro e fuori il Pd fanno da spalla e da sponsor a Nicola Fici, già consigliere comunale, età: 35 anni.
Da Calogero Ferreri a Mario Rodriquez passando per Luana Alagna, che è stata invitata direttamente dallo stesso Fici, a altri soggetti politici esterni al consiglio come Antonella Milazzo.
Fici mette d’accordo tutti? Può darsi ma a caro prezzo, e forse non con la discontinuità rispetto al sindaco uscente Di Girolamo.
Innanzitutto perché sembrerebbe portarsi appresso tutta una serie di consiglieri comunali di cui non vuole fare a meno, sono necessari i voti.
A Fici, ad esempio, guarda favorevolmente anche la lista di Arturo Galfano: qualche settimana fa ha dichiarato che la lista è quasi pronta, i candidati ci sono: da Vito Umile a Leo Orlando passando per Luciana Putaggio, solo per fare qualche nome.
La candidatura di Fici stopperebbe quella di Renzo Carini, l’eterno indeciso, del resto gli spazi o si occupano oppure li occupano gli altri. Con Fici l’ex sindaco Carini vanta anche una parentela acquisita, ed è difficile pure che ne prenda le distanze Annamaria Angileri, anche qui c’è, oltre al legame di partito, anche quello di parentela.
Insomma, in un giro di valzer sarebbero tutti dentro. E sotto quale simbolo? Quello del Pd, seppure si ostinino a chiamarlo “Progetto civico per il 2020”. Ad ampio raggio l’ambizione non è solo quello di occupare la sedia di Primo Cittadino ma anche di prendersi la guida cittadina dei dem.
A spingere con forza la candidatura di Fici è Antonella Milazzo, ex segretaria di circolo, che pare, dicono le fonti ben informate, andrebbe a fare la vicesindaco.
A bocca aperta, sicuramente asciutta, resta quel tavolo composto da Massimo Grillo e Paolo Ruggieri, a cui hanno partecipato Flavio Coppola e Giovanni Sinacori. Proprio le ultime mosse di Coppola insospettiscono: c’è un asse con Daniele Nuccio, molto forte, che pare porti proprio in casa Fici.
Insomma, almeno un nome è venuto fuori come candidato, e pure qualche assessore che è pronto a schierare la sua lista per ottenere il posto in giunta.
Una cosa altrettanta certa è che Fici, al di là dei proclami di tanti, sarebbe di fatto il candidato del Partito Democratico portando con se gran parte di quei consiglieri e di quel mondo, poi a parole sarà alternativo anche ad Alberto Di Girolamo. Peraltro la figura di Fici, altra indiscrezione, sarebbe gradita pure alla deputata regionale dell’UDC, Eleonora Lo Curto.
E cosa si muove nel centro destra? Nulla, di fatto è tutto silente. Nessun nome e nessuna proposta di visione di città. Il movimento Diventerà Bellissima non ha la capacità in autonomia di mettere sul tavolo un proprio nome e dopo che Fici ha sparigliato le carte, spostandosi a sinistra, è difficile che si possa riprendere il discorso.
Da Roma Giorgia Meloni ha indicato la necessità di fare una lista e di correre con il simbolo Fratelli d’Italia, nessun mascheramento dietro al civismo, idem per la Lega.
Il movimento Cinque Stelle pare che potrebbe ben accettare la figura di Fici.
I giochi sono fatti?
Può darsi, ma forse non è propriamente "nuovo" quello che è ancorato alla vecchia politica e che salva, almeno ci tenta, le poltrone dei vecchi consiglieri e ne porta qualcuna in dotazione al Pd.
Il giovane Fici parla di discontinuità e alternatività a Di Girolamo, adesso dovrà spiegare come. I consiglieri comunali del Pd sono di maggioranza, hanno appoggiato questa amministrazione, ne hanno avallato i provvedimenti votandoli. Solo in queste ultime settimane hanno sentito la necessità di discostarsi dal Primo Cittadino...
A conti fatti pare che il Pd abbia scelto Fici e Fici ha scelto il Pd.