Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/10/2019 06:00:00

Marsala, del porto non c'è neanche l'ombra. In tutta Italia c'è un eccesso di posti barca

 Settembre è passato da un pezzo, ottobre è agli sgoccioli e si stanno per spalancare le porte di novembre, ma del nuovo porto di Marsala non c’è neanche l’ombra. Tutti i cittadini marsalesi e in particolare gli operatori della pesca e della nautica, attendono da tempo l’inizio dei lavori ma purtroppo non li hanno ancora visti cominciare.

Ma che fine ha fatto il cronoprogramma presentato qualche mese fa? A luglio, quando è stato reso noto, sembrava ormai tutto pronto per l’inizio dei lavori del “Marina di Marsala”. A settembre la MYR - la società che ha progettato l'approdo – doveva iniziare gli interventi tecnici propedeutici, fissati in sede regionale dalla Commissione Tecnica di verifica dell'impatto ambientale.

Tra l’altro quel cronoprogramma era emerso dal Collegio di Vigilanza convocato dal sindaco Alberto Di Girolamo e lo considerava: “Un decisivo passo avanti sul fronte tecnico-amministrativo”. Sono stati accertati, inoltre, tutti i vari passaggi e gli step che devono portare al completamento dell'infrastruttura fissato per Febbraio 2022. C’era stato anche il rinnovato impegno della Intercantieri sul programma di investimenti, da parte dello stesso amministratore unico Andrea Vittadello, l’imprenditore che la Myr di Massimo Ombra ha scelto come partner nell’iniziativa.

Quando sono passati già alcuni mesi dalla presentazione di quel cronoprogramma, ci chiediamo il perché di questo nuovo stop prolungato e per la verità, abbiamo provato a chiederlo anche al diretto interessato, l'amministratore della Marsala Yachting Resort, che, però, non siamo riusciti a sentire. Contiamo di farlo a breve, in modo tale che possa chiarire ai nostri lettori e ai cittadini marsalesi, che se lo chiedono, il perché di questo nuovo rinvio.

C’è il bando per la messa in sicurezza della banchina curvilinea del porto di Marsala - Se sul fronte privato non c’è ancora l’inizio dei lavori, per quanto riguarda quella parte pubblica del porto di Marsala, in particolare in merito ai lavori di completamento e consolidamento della banchina curvilinea, c’è stata, invece, la pubblicazione dell'avviso da parte del Dipartimento Regionale alle Infrastrutture, dei Trasporti e della Mobilità. L'importo complessivo dei lavori fissato dalla Regione è di 798.095,82 euro e le manifestazioni di interesse per partecipare alla procedura negoziata dovranno pervenire entro le ore 13 del 29 ottobre. Il tempo previsto per l'esecuzione dei lavori della durata di sei mesi. La mattina del 30 ottobre verranno, pertanto, effettuate le operazioni di gara con l'apertura delle buste presso la sede dello stesso Dipartimento Regionale.

I numeri della nautica siciliana – 6000 lavoratori, tra diretti e persone occupate nell'indotto, un fatturato medio che sfiora i 50 milioni di euro l'anno e un'impalcatura ricettiva che non ha pari in Italia, fatta di quasi 140 approdi turistici. Sono questi i numeri aggiornati della nautica siciliana, tramite Sicindustria e Ucina e diffusi in occasione di Seacily, il salone della nautica a Palermo, che si chiude oggi a Marina Villa Igiea. Numeri positivi di un comparto in crescita e in salute, in cui spicca la capacità di ricezione, che vede la Sicilia prima fra tutte le regioni, con 138 infrastrutture tra porti turistici, porti polifunzionali e punti di ormeggio: il 17,6% dei 781 impianti presenti da Nord a Sud Italia. Nel dettaglio, le coste siciliane possono contare oggi su 63 approdi polifunzionali, che piazzano il territorio al primo posto sopra la Puglia (53) e la Sardegna (50), nonché su 70 punti ormeggio, quota regionale più alta tra le 236 unità sparpagliate nel Paese. La Sicilia è quarta nella classifica dei posti barca con 16.452 unità, dietro la Liguria (23.254), la Sardegna (20.037) e la Toscana (17.132).

Per Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio di Palermo ed Enna: «la nautica è un settore in crescita e una delle grandi opportunità della Sicilia». Concetto ribadito anche da Andrea Ciulla, presidente di Assonautica Palermo, che ha accolto «con enorme piacere l'auspicio dal presidente della Regione, Nello Musumeci», che di ritorno dal Salone di Genova ha lanciato l'ipotesi di un grande salone della nautica anche in Sicilia.

"Troppi porti turistici, troppi posti barca per un mercato non florido" - Le criticità della nautica italiana e l’eccesso di posti barca sono stati al centro dell’audizione alla IX Commissione Trasporti della Camera dell’Assomarinas, l'Associazione Italiana Porti Turistici. A fare da contraltare ai numeri positivi della nautica siciliana, la relazione di Assomarinas sottolinea, invece, come in Italia da quando c’è stata la crisi del 2008, c’è stato un crollo verticale della vendita di barche e per contro sono cresciuti in questi anni i porti turistici e i posti barca, progettati negli anni 90, col risultato che il mercato dei servizi di ormeggio, già indebolito dalla riduzione del parco nautico nazionale, è stato ulteriormente inflazionato dall’offerta di 22.690 nuovi posti barca in tutta la penisola, che sono venuti ad aggiungersi ai 150.000 già esistenti. “Le stime, proprio a causa dei progetti già approvati, - si legge nella relazione di Assomarinas - avviati, e non ancora completati, prevedono che altri 21.209 nuovi posti barca verranno realizzati, con molte difficoltà, nell’arco del prossimo decennio. I dati sui porti turistici in costruzione ed in progettazione, nell’ambito di autorità portuali di tutta Italia ammontano già alla notevolissima cifra di 51.134. L’attuale ampia disponibilità di strutture destinate alla nautica da diporto si pone così in contrasto con la oggettiva situazione del mercato nautico nazionale".

Il crollo delle vendite e... - Nel 2018, si sono stipulati solo 370 contratti di leasing nautico in tutta Italia rispetto ai 4.000 stipulati nel 2008. Nel 2017 sono state registrate solo 898 nuove immatricolazioni di imbarcazioni, a fronte di 1.900 cancellazioni (mentre nel solo 2008 le unità di nuova immatricolazione erano 4.159); il numero totale delle unità immatricolate è sceso tra il 2011 ed il 2017 di circa 10.000 unità, ed il numero di nuove patenti nautiche rilasciate annualmente è sceso da 34.299 a sole 15.758. “Questa persistente debolezza del mercato manterrà un notevole livello di competizione tra porti turistici, acuito dall’affacciarsi sul mercato di numerosi porti turistici oggi in costruzione.