Il 27 Ottobre 1990 la stampa marsalese celebrava l'apertura di Villa Damiani, un complesso sportivo polivalente che doveva diventare una cittadella dello sport e che invece dopo poco tempo verrà acquisita al patrimonio comunale e sarà abbandonata.
Ecco come il Giornale di Sicilia descriveva la struttura, in un ritaglio di giornale pubblicato da Umberto Cerami: "Questa autentica cittadella dello sport, sita nella contrada Madonna Alto Oliva è spettacolare, oltre che per la moderna impiantistica, per la bellezza paesaggistica che offre il ben ristrutturato edificio ottocentesco circondato da un parco con numerosi alberi secolari fra cui più varietà di palme. Il complesso, sorto per iniziativa di una cooperativa giovanile constituita nel 1983, si estende per 7 ettari di terreno e dispone di numerosi impianti sportivi e di locali per altre attività sociali e ricreative. Alla palestra polifunzionale con cinquecento posti a sedere, fanno quasi da contorno: una piscina coperta regolamentare per manifestazioni agonistiche, tre campi di tennis e due di bocce. Esistono poi un centro per la cura del corpo con ambulatorio idromassaggio, aerosol-terapia, raggi UV, sauna, bagno turco e strumentazione per fisio-test. Inoltre vi sono ampi locali per ristorante, piano bar, sale riunioni e sale per il tempo libero. L'ammirazione per tale notevole complesso cresce allorchè si considera che il costo globale è stato inferiore ai 4 miliardi di lire. Infine, è in progetto la costruzione di una zona di residenza alberghiera con bungalow per circa 150 posti letto, pronti ad ospitare così atleti di diverse discipline sportive che possono venire a svernare e a curarne la preparazione".
L'impresa si rivela un flop. Sempre Umberto Cerami racconta che il 27 settembre del 1999 il Comune di Marsala, al nono tentativo, lo acquistò all'asta in seguito al fallimento dell'omonima cooperativa che lo aveva realizzato e gestito. I cancelli rimasero chiusi per tutti, ma tranne per i ladri. Il 23 maggio del 2003 furono appaltati i lavori di manutenzione straordinaria , ma qualche settimana dopo un noto architetto della nostra città presentò un esposto in procura. A suo avviso, il complesso è abusivo in quanto realizzato in zona agricola e la variante urbanistica approvata dal Comune era stata successivamente rigettata dalla Regione. E' proprio perchè " opera abusiva " nel 1999, secondo l'architetto, non doveva essere acquistata dal Comune all'asta fallimentare, bensì acquisito al patrimonio senza esborso di denaro. I lavori di manutenzione straordinaria cominciarono l'anno dopo ( maggio del 2004) e interrotti l'anno successivo poichè i fondi stanziati non bastarono per renderla agibile.
Qui invece un video con le condizioni di Villa Damiani, oggi.