Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata ucraina di Luca Sacchi, non ha raccontato tutta la verità su cosa è davvero successo mercoledì notte davanti al pub John Cabot, nel quartiere Appio Latino di Roma.
Valerio Del Grosso, accusato di aver sparato a Sacchi, e il suo compare Paolo Pirino detto Paoletto, sono in carcere, e sabato, davanti al gip, non hanno aperto bocca.
Pirino ha però scaricato l’amico con una dichiarazione spontanea: «Non sapevo che fosse armato. Sapevo solamente che avremmo dovuto fare una rapina». L’ipotesi più verosimile è che Anastasiya e altri tre amici abbiano chiamato uno spacciatore di San Basilio per acquistare una quantità importante di hashish o marijuana e che lo spacciatore abbia mandato Del Grosso e Pirino. I due, prima di vendere la droga avrebbero chiesto ad Anastasiya di vedere i soldi, lei avrebbe aperto lo zaino e mostrato la fascetta di banconote, almeno duemila euro, addirittura ventimila secondo Repubblica. Così Del Grosso e Pirino, fiutata l’occasione, hanno pensato di spaventare la ragazza e rubare i soldi. Anastasiya ha detto di essere stata aggredita con una mazza da baseball, ma non c’è nessun segno sul suo corpo e nessun referto medico attesta violenze. Le telecamere del negozio di tatuaggi accanto al pub dimostrano che non ci sarebbe stato tempo materiale per una colluttazione: la Smart con Del Grosso e Pirino si ferma in doppia fila alle 22.59, alle 23 arriva lo sparo. La telecamera riprende due giovani che bevono birra di fronte alla vetrina. Sentono il colpo di pistola. A uno cade di mano il bicchiere per la paura, poi si precipita dall’altra parte della strada, dove è arrivata Anastasiya che sta tamponando il volto di Luca. Più tardi Anastasiya entrerà nel locale per lavarsi le mani e fino all’1.30 rimarrà seduta su un gradino lì davanti. «Non aveva nessuna escoriazione, nessuna lesione, nessuna ferita» sostiene il titolare del negozio di tatuaggi. Anastasiya sarà sentita di nuovo nei prossimi giorni e sarà accompagnata da un avvocato.
«Ma chi è Valerio Del Grosso? Il ventunenne vive con i genitori a Casal Monastero, quartiere confinante con San Basilio. Da sette mesi lavora come aiuto pasticciere a due passi da casa. Ha una figlia di sei mesi avuta da una compagna dalla quale, per ordine del tribunale, deve stare lontano. In passato l’ha picchiata, provocandole lesioni con 40 giorni di prognosi. Si è procurato un revolver calibro 38, che tiene nascosto. I due frequentano lo stesso giro a San Basilio. Paoletto, a differenza di Del Grosso, ha precedenti per stupefacenti» .